Franco Locatelli, oncoematologo e coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico (CTS), intervistato dal Corriere della Sera, ha affermato: «L’analisi dei dati indica che le aperture decise secondo il criterio del ‘rischio ragionato‘ non si sono associate a una ripresa della curva epidemica. L’ultima analisi settimanale indica un Rt inferiore a quello della settimana precedente (0.86 contro 0.89) e che l’incidenza cumulativa di casi ogni 100.000 abitanti è scesa a un valore nazionale di 96».
«L’analisi della prossima settimana – ha aggiunto l’esperto – ci darà un quadro ancora più compiutamente definito, ma, non avere, al momento, segnali di allerta è incoraggiante anche nella prospettiva di nuove misure di apertura, quali per esempio il prolungamento del coprifuoco, che il governo si accinge ad adottare. Resta fondamentale il principio ispiratore della gradualità e progressività ricordato anche recentemente dal presidente Draghi».
Per Locatelli, però, è presto per togliere le mascherine come negli Stati Uniti d’America: «Oggi la scelta non è ipotizzabile. Giusto comunque iniziare una riflessione prospettica. Dobbiamo aumentare il già più che buono numero di persone vaccinate. Oggi abbiamo superato il valore del 30% della popolazione residente. Per considerare scelte di questo tipo, dobbiamo incrementare sensibilmente questo valore e avere una circolazione virale ancora più ridotta. Verrà il tempo in cui potremo abbandonare le mascherine e riprendere ad abbracciarci».
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