In questi giorni si torna a parlare di obbligo vaccinale, soprattutto in vista della terza dose del vaccino anti Covid-19.
Andrea Costa, sottosegretario alla Salute, all’Ansa ha detto: «Al momento non è sul tavolo un’ipotesi di obbligo per la terza dose anti-Covid. In generale, non c’è alcun tabù rispetto all’obbligo vaccinale ed il governo lo ha già previsto per alcune categorie, ma nel frattempo abbiamo deciso di avviare un percorso dando fiducia ai cittadini che hanno dimostrato grande disponibilità alla vaccinazione e attualmente proseguiamo su questa strada».
«Poi è chiaro che se nelle prossime settimane saremo davanti a problemi cogenti, allora si potranno valutare eventualmente obblighi specifici per categorie specifiche, ma oggi non è il tema», ha aggiunto Costa. Secondo il sottosegretario, «alimentare il dibattito sull’obbligo vaccinale non aiuta a convincere i cittadini ancora indecisi. Più utile è invece provare a dialogare con questi cittadini e far comprendere attraverso le evidenze scientifiche la validità dei vaccini».
Infatti, «non era obbligatoria neanche la vaccinazione con due dosi. Noi abbiamo scelto il percorso di affidarci al senso di responsabilità dei cittadini che mi pare abbiano ampiamente dimostrato l’adesione ampia e lo dicono i numeri della campagna vaccinale. Anche per la terza dose confidiamo che da parte dei cittadini ci sarà una presa di coscienza».
Infine, quanto alle scelte future, «le faremo a fronte di eventuali criticità che dovessero emergere, ma ad oggi credo che i cittadini meritino fiducia e l’approccio del governo al momento sarà ancora questo. Al momento dunque non è sul tavolo un’ipotesi di obbligo per la terza dose».
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