Moderna è la prima casa farmaceutica ad avere annunciato l’efficacia di un aggiornamento del vaccino contro le sottovarianti BA.4 e BA.5 di Omicron del Covid-19. Ne dà notizia France24.com.
L’azienda ha, quindi, sviluppato un vaccino bivalente: non era mai successo dall’inizio della lotta contro la pandemia. Si tratta di un tipo di vaccino che può proteggere sia dal ceppo originario del coronavirus che dalla mutazione Omicron.
L’annuncio è di mercoledì scorso, 22 giugno: l’ultima versione modificata del vaccino di Moderna contro il Covid-19 si è dimostrata più efficace delle precedenti nella protezione contro i sottostrati BA.4 e BA.5 di Omicron. Infatti, i test preliminari hanno dimostrato un’efficacia fino a sei volte maggiore nel contrasto a Omicron rispetto alla versione iniziale del vaccino di Moderna.
Questo tipo di vaccino non si limita alla lotta contro le diverse forme dello stesso virus: può contenere anche antigeni contro malattie differenti, come il caso del vaccino somministrato ai bambini per proteggerli da difterite, tetano, pertosse, poliomielite e infezioni da Haemophilus Pneumoniae di tipo b. Fino a oggi, però, questo tipo di vaccino non era stato ancora sviluppato per il Covid-19, nonostante un numero sempre crescente di mutazioni del coronavirus.
In attesa di saperne di più, la sottovariante Omicron BA.5 di Sars-CoV-2 accelera la sua corsa in Italia. “Considerando la totalità dei sequenziamenti genomici di buona qualità depositati in piattaforma” ICoGen “nelle settimane 22, 23 e 24 del 2022” – riferisce l’Istituto superiore di sanità (ISS) – la quota di Omicron 5 è pari al 34,4% nella settimana 24 (quella in corso, dato aggiornato a ieri sera), contro una proporzione del 23,1% nella settimana 23 e del 16,2% nella settimana 22. Resta indietro, pur crescendo a sua volta, Omicron 4: la quota di BA.4 è pari nella settimana 24 al 18,2%, contro l’11,4% della settimana 23 e l’8,9% della 22.