In Italia, per la prima volta, è stata isolata una nuova variante di Omicron, chiamata XJ, equivalente a XE. L’isolamento è avvenuto in una struttura dell’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria ed è stato validato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS).
La XJ sarebbe una ricombinazione delle sotto-varianti di Omicron BA.1 e BA.2 e, fino a oggi, era nota solo per un numero limitato di casi registrati alla fine del marzo scorso in Finlandia.
Nel dettaglio, Gianluigi Scaffidi, commissario straordinario della ASP di Reggio Calabria, unitamente al capo Dipartimento di Prevenzione, Sandro Giuffrida, hanno fatto sapere che il laboratorio dell’ASP, sito in via Willermin, ha isolato in due soggetti la variante XJ del coronavirus. Questa ricombinazione comporterebbe un aumento del tasso di contagiosità.
La variante XE del coronavirus, invece, è stata individuata per la prima volta nel Regno Unito il 19 gennaio scorso.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha già fatto sapere che XE ha un maggiore tasso di crescita, cioé di circa il 10% rispetto alla sottovariante BA.2 e, per questo motivo, presto potrebbe diventare il ceppo dominante.
Infine, secondo il SSN (Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito), Xe presenta sintomi come naso che cola, starnuti e mal di gola, a differenza del ceppo originale del coronavirus che portava soprattutto a febbre, tosse e perdita del gusto e/o olfatto.
Commenta con Facebook