- Impennata dei nuovi casi di coronavirus in Germania.
- Quasi 40mila contagi in 24 ore e 236 morti.
- Un virologo tedesco teme 100mila morti se non si agirà.
In Germania, nelle ultime 24 ore, sono 39.676 i casi nuovi di contagio da Covid-19. I decessi sono stati 236. Questi i dati del bollettino quotidiano del Robert Koch Institut. Una settimana fa erano stati 20.676. L’incidenza settimanale su 100 mila abitanti è salita a 232,1, terzo valore da record consecutivo in tre giorni (una settimana fa era 146,6).
Il virologo dell’ospedale di Berlino Charité, Christian Drosten, ha lanciato un allarme che sta preoccupando e suscitando dibattito in Germania: il Paese “è in una vera situazione di emergenza” e sarà necessario “ridurre di nuovo i contatti”. Drosten teme che se non si agirà potranno esserci altri 100 mila morti.
L’ospedale di Berlino Charité ha cancellato le operazioni programmate e trasferito il personale nei reparti Covid. Le autorità tedesche hanno rilevato che la maggior parte dei pazienti ricoverati non sono vaccinati.
E Steffen Seibert, portavoce di Angela Merkel, rispondendo a una domanda sul perché questa quarta ondata stia colpendo così vigorosamente la Germania, ha affermato: “La quota dei vaccinati in Germania non è sufficiente a contrastare l’impeto del contagio del Covid. Se avessimo un 10-15% di vaccinati in più avremmo un’incidenza del virus inferiore” e i dati di Spagna, Portogallo e Italia “lo dimostrano”. Seibert ha anche ricordato come la variante Delta del Covid sia particolarmente contagiosa.
Inoltre, un portavoce del ministero della Sanità tedesco, ha affermato: “Vediamo che in Germania si sta innalzando una quarta ondata, in maniera spaventosamente rapida”, aggiungendo che se l’attuale dinamica non sarà spezzata “rischiamo di assistere entro due settimane ad un raddoppiamento dei nuovi contagi” da coronavirus.
Infine, alla luce dell’esplosione del contagio da Covid, l’Accademia nazionale scientifica Leopoldina esorta all’obbligo di vaccino per categorie professionali tra le quali si potrebbe verificare “una moltiplicazione dei contagi”, come nel caso dei sanitari, degli insegnanti o di altre attività in cui si abbia contatto con molte persone.
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