Quattro giorni dopo il ritorno a scuola in Francia, il ministro dell’Istruzione, Jean-Michel Blanquer, ha detto oggi, venerdì 4 settembre, che alcuni istituti, in totale 22, sono stati già chiusi per precauzione dopo avere individuato casi di COVID-19.
Blanquer, infatti, ha comunicato che 12 scuole sono state chiuse nella Francia metropolitana e 10 nell’isola di Reunion, il che significa 22 delle 60mila che si trovano nel Paese. «Se parliamo di classi, sono circa 100, ma questo ovviamente cambia ogni giorno», ha aggiunto il ministro. Per la maggior parte, si tratta di sospetti «legati a fattori esterni alla scuola, con persone che spesso hanno potuto essere contaminate prima del rientro in classe».
Blanquer ha spiegato che il protocollo sanitario precauzionale consiste nell’isolare immediatamente lo studente o l’insegnante che risulta positivo al test, chiedendogli di restare a casa. «Successivamente, le autorità sanitarie svolgono un’indagine per stabilire contatti, vengono effettuati test diagnostici e vengono prese misure qualora necessario. Avviamo circa 250 protocolli ogni giorno per sospetto COVID-19», ha aggiunto.
Secondo questo protocollo, se ci sono più di tre casi in una scuola, si dispone la chiusura, anche se «ogni caso è particolare».
Ieri, in Francia, c’è stato il secondo giorno consecutivo con più di 7mila casi in 24 ore: 7.157, portando il totale dei contagi a 300.181 dall’inizio dell’epidemia. Ci sono state anche altre 20 vittime (toale 30.706).
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