Andrea Crisanti, immunologo e ordinario di microbiologia all’Università di Padova, è stato intervistato da Il Giornale.
A proposito della retromarcia dell’OMS sugli asintomatici, l’esperto ha affermato: «È l’ennesima svista, fatta forse per nascondere tutte le stupidaggini che hanno detto prima. Comunque, dire che gli asintomatici sono poco infettivi è un’affermazione che va contro ogni osservazione scientifica. Purtroppo sono i giovani a trasmettere la malattia, perché spesso manifestano l’infezione in maniera asintomatica, mettendo più a rischio la salute degli altri».
E ancora: «I bambini, secondo la nostra esperienza, non si ammalano e non si infettano neanche in presenza di adulti vicini che sono infetti, A Vo’, ad esempio, su 257 bambini da 1 a 10 anni non c’era nessun infetto nonostante circa una ventina vivesse in abitazioni con persone infette».
Sul fatto che gli asintomatici possono contagiare come gli altri positivi con sintomi spiega: «Esattamente, la loro carica virale è paragonabile a chi ha sintomi. Per esempio, nel comune di Vo’, ci sono 63 persone positive che si erano infettate e poi guarite già prima del 21 febbraio». Ciò significa «che erano tutte asintomatiche, senza neppure un malessere ma sono quelle che hanno portato la malattia nel Paese».
L’OMS ha fatto dietro front anche sulle mascherine: «Ci hanno detto in piena pandemia che non servivano. E Dio solo sa quanti morti ci sono stati in più per aver dichiarato al mondo che dovevano essere indossate solo da malati e ospedalieri. E così la gente disseminava goccioline ovunque. Asintomatici compresi».
«Purtroppo – ha ricordato Crisanti – l’OMS ha detto tutto e il contrario di tutto sul Covid. Prima aveva assicurato che il virus si trasmetteva solo da animale a uomo. Poi anche dall’uomo all’uomo, ma non c’era da preoccuparsi». Fonte: Adnkronos.