Andrea Crisanti, professore di Microbiologia dell’Università di Padova, intervistato da La Stampa, ha affermato: “Basta mascherine al chiuso e quarantena per chi è positivo, perché con Omicron è cambiato il paradigma: la priorità non è più controllarne la diffusione ma non far ammalare i fragili perché se si contagia un quindicenne non fa nulla, se succede a un anziano con altre malattie si può ancora perdere la vita”.
Sempre Crisanti, ma a Un Giorno da Pecora su Rai Radio1, ha spiegato che Omicron 2 è così veloce che “ci pensa lui a vaccinare tutti”. Il microbiologo ha aggiunto: “Oggi, nella situazione che stiamo vivendo, le restrizioni contano il giusto: il virus è troppo contagioso, è incontenibile, peggio del morbillo”. Crisanti ha, poi, detto che è inutile “indossare la mascherina sul bus per poi toglierla a cena. La mascherina devono tenerla sempre i fragili, sono loro che dobbiamo difendere”.
Anche Fabrizio Pregliasco, di recente, ha affermato, in vista del 30 aprile quando scadrà l’obbligo della mascherina in Italia, che “i soggetti fragili e le persone che li assistono, a prescindere dall’obbligo, debbano assolutamente continuare a indossare la mascherina in situazioni a rischio, meglio se FFP2”.
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