Il Covid-19 è una malattia lieve nell’80-85% dei casi e il 98% dei pazienti infettati dal nuovo coronavirus guarisce senza conseguenze. Lo ha ricordato Jérôme Salomon, direttore generale della sanità francese, come riportato su Futura-Sciences.com.
Quindi, nel caso in cui si dovessero presentare i sintomi dell’infezione, non bisogna farsi prendere dal panico e ricorrere al Pronto Soccorso in presenza di problemi respiratori gravi e febbre alta. Di conseguenza, il Covid-19, anche se è più grave dell’influenza, può essere anche curato a casa.
Il periodo di incubazione del coronavirus va dai tre ai cinque giorni ma può eccezionalmente estendersi a 14 giorni. I primi sintomi del Covid-19 sono simili a quelli dell’influenza: febbre, brividi, tosse, disturbi digestivi (diarrea, dolori addominali, vomito…), dolori muscolari, stanchezza insolita, mal di testa a volte forti.
A differenza dell’influenza, però, questi sintomi si manifestano gradualmente. Dopo cinque o sette giorni possono comparire le difficoltà respiratorie con una sensazione di oppressione al petto. Molti pazienti riferiscono anche l’improvvisa perdita del gusto e dell’olfatto dall’esordio della malattia. Comunque, i sintomi e la loro intensità variano notevolmente da persona a persona.
Non esiste un trattamento basato su evidenze scientifiche per la malattia. Il trattamento, quindi, consiste nel moderare i sintomi. Le raccomandazioni:
Da ricordare, poi, che i trattamenti sperimentali, come la clorochina o il Remdesivir, vengono somministrati soltanto in ambiente ospedaliero.
In questi casi bisogna chiamare il proprio medico o il 118.
Una persona è considerata guarita e non contagiosa 48 ore dopo che la febbre e la dispnea si sono risolte. La scomparsa della tosse non è un buon criterio, in quanto una tosse irritante può persistere oltre il recupero. Dopo che i sintomi sono cessati, si consiglia di evitare il contatto con altre persone per altri sette giorni.