La Grecia ha introdotto un coprifuoco notturno di 5 ore e altre restrizioni anti Covid-19 sull’isola di Mykonos, meta turistica molto frequentata, anche dagli italiani, fino al 26 luglio per una «preoccupante» impennata di casi fra gli abitanti.
Lo riferiscono le autorità greche, precisando che il coprifuoco sarà dall’una alle 6 di mattina. Fra le altre restrizioni c’è il divieto per ristoranti, bar e discoteche di diffondere musica.
Le misure hanno effetto immediato. In Grecia si sta registrando un aumento di casi, prevalentemente a causa della variante Delta: venerdì si contavano, infatti, 2.700 nuove infezioni a livello nazionale, tre settimane fa erano meno di 400.
«Chiediamo ai residenti, ai turisti e agli imprenditori della nostra bellissima isola di seguire fedelmente le misure in modo che la diffusione del virus possa essere rapidamente controllata e Mykonos possa tornare alla normalità», ha affermato Nikos Hardalias, vice ministro della Protezione Civile. Lo stesso vice ministro il 15 luglio aveva avvertito che i casi attivi nell’isola erano quadruplicati superando i 300 in appena una settimana.
Crescono a ritmo sostenuto le infezioni da Covid-19 anche in Marocco. Il passaggio dai 288 casi del 21 giugno ai 2.853 del 17 luglio descrive una propagazione molto più rapida di quella che, per esempio, portò al picco dell’autunno 2020, con 6.195 casi in sole 24 ore.
Quel picco, raccontano le statistiche del ministero della Salute, era stato raggiunto gradualmente in 115 giorni con il passaggio dai 249 dell’11 luglio ai 2.776 del 4 ottobre, fino agli oltre 6mila del 13 novembre. Ora, con la variante Delta, sono bastati 26 giorni per la stessa progressione.
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