Uno studio pubblicato sulla rivista Emerging Infectious Diseases contiene le prove secondo cui una donna ha contratto il coronavirus durante un volo, forse nel bagno dell’aereo. Lo riporta la CNN. Si tratta di una 28enne che faceva parte del gruppo di 300 coreani del sud evacuati lo scorso marzo dall’Italia al culmine della pandemia in Lombardia.
I ricercatori hanno scritto che «durante il volo da Milano la ragazza indossava una mascherina N95 tranne quando usava il bagno», condiviso con gli altri passeggeri seduti nelle vicinanze, incluso un asintomatico. La donna era seduta a tre fila di distanza da quest’ultimo passeggero positivo al coronavirus.
Dagli organizzatori del volo erano state prese misure rigide di controllo ed erano stati testati tutti i passeggeri prima dell’imbarco, poi messi in quarantena, insieme all’equipaggio, una volta atterrati in Corea del Sud. La 28enne ha sviluppato i sintomi otto giorni dopo essere tornata a casa e fu ricoverata in ospedale.
«Dal momento che la ragazza non è uscita fuori e si è auto-messa in quarantena per tre settimane da sola nella sua casa in Italia prima del volo e non ha usato i mezzi pubblici per raggiungere l’aeroporto, è molto probabile che la sua infezione sia stata trasmessa durante il volo tramite un contatto indiretto con un paziente asintomatico», hanno scritto i ricercatori del Soonchunhyang University College of Medicine di Seoul.
Prima della pubblicazione di questo studio, ci sono state poche prove sul fatto che le persone possono contrarre il coronavirus a bordo di un volo, sebbene molte compagnie aeree perseguano politiche come il lasciare maggiore spazio ai passeggeri, la pulizia più frequente dei velivoli e l’invitare i passeggeri a restare sui propri posti e a non muoversi durante il tragitto. Altre prove, poi, hanno dimostrato che i sistemi di ventilazione degli aerei puliscono l’aria in modo rapido e completo.
I ricercatori hanno scritto: «Questo studio è stato uno dei primi a valutare la trasmissione asintomatica di COVID-19 su un aereo. Studi precedenti sulla trasmissione in volo di altre malattie infettive respiratorie, come l’influenza e la sindrome respiratoria acuta grave (SARS), hanno rivelato che stare seduti vicino a una persona con una patologia infettiva respiratoria è un fattore di rischio significativo per la trasmissione simile ai risultati da noi conseguiti».
I ricercatori hanno, comunque, rimarcato che il volo era stato organizzato adeguatamente: «Quando i passeggeri sono arrivati all’aeroporto di Milano, il personale medico ha eseguito esami fisici, colloqui medici e controlli della temperatura corporea all’esterno dell’aeroporto prima dell’imbarco, e 11 passeggeri sintomatici sono stati rimossi dal volo», hanno scritto.
I passeggeri hanno ricevuto le mascherine N95 e sono stati tenuti a un metro e ottanta centimetri di distanza prima dell’imbarco: «La maggior parte dei passeggeri ha indossato le mascherine tranne durante i pasti e quando andava in bagno. Dopo un volo di 11 ore, 299 passeggeri asintomatici sono arrivati in Corea del Sud e sono stati immediatamente messi in quarantena per due settimane in una struttura governativa in cui si trovavano completamente isolati l’uno dall’altro. Il personale medico li ha esaminati due volte al giorno per rilevare la temperatura corporea elevata e i sintomi del COVID-19».
Infine, un team di ricercatori in Germania ha riferito all’inizio di questo mese che due persone potrebbero essere state infettate prima, durante o dopo un volo da Tel Aviv a Francoforte nel mese di marzo.