A Prato, in Toscana, 25 cinesi sono risultati positivi al Covid-19 ma in 15 hanno fatto perdere le loro tracce.
I cinesi sono risultati contagiati dopo un tampone effettuato in un laboratorio privato della città toscana. Quando, però, i tecnici del dipartimento hanno provato a contattarli per risalire alla catena di contagio, ne hanno rintracciato soltanto 10.
Si trattano, come scritto poco su, di cittadini cinesi. Gli operatori della ASL hanno provato a cercarli ma senza esito: telefonini che squillavano a vuoto o persone che mettevano giù senza dire nulla.
Probabilmente i contagiati avevano comunicato una falsa identità, mettendo così a rischio il tracciamento e con il pericolo che possano diffondere il coronavirus ad altri.
«Quanto è accaduto è un problema serio – ha commentato Renzo Berti, responsabile del Dipartimento di prevenzione, come si legge su IlTirreno – Se come pensiamo chi ha fornito documenti falsi o numeri inesistenti lo ha fatto perché clandestino, vorrei assicurare che noi pensiamo alla salute prima di tutto. I clandestini non devono aver paura di fare gli esami dicendo il loro vero nome. Noi non andiamo a denunciarli alla polizia. In caso contrario si rischia un disastro perché un positivo deve essere tracciato e non può gestirsi da solo».