L’Austria sta attualmente registrando le più alte infezioni giornaliere dall’inizio della pandemia di Covid-19 e sta pensando concretamente ad attuare un lockdown per i soli non vaccinati, a cui ha già vietato ristoranti, cinema, impianti di sci e parrucchieri. Nonostante ciò, però, la situazione non sta affatto migliorando.
Il cancelliere austriaco Alexander Schallenberg ha spiegato che, se si dovesse arrivare a questo, i non vaccinati non potranno uscire di casa, a meno che non abbiano motivi essenziali quali lavoro, di salute e di necessità (come andare a fare la spesa) ma i critici sostengono che questo confinamento selettivo sarà difficile da fare applicare. Inoltre, se i contagi dovessero continuare ad aumentare, le autorità hanno fatto sapere che potrebbero essere introdotti blocchi per i non vaccinati in altre aree rispetto a quelle attuali.
L’opposizione di estrema destra Freedom Party ha condotto una campagna di scetticismo sui vaccini, un messaggio che ha trovato il favore di molti austriaci: sostiene che questa mostra creerà un gruppo di cittadini di ‘seconda classe’.
LA SITUAZIONE IN GERMANIA
Il tasso di incidenza degli ultimi sette giorni in Austria è molto più alto che nella vicina Germania, dove il ministro della Sanità Jens Spahn ha recentemente avvertito sui pericolo della pandemia dei non vaccinati. Nel paese tedescco, tra l’altro, i contagi di coronavirus continuano a crescere: il Robert Koch Institut, il centro epidemiologico nazionale, ha segnalato 48.640 nuove infezioni nelle 24 ore. Con 11.500 casi in più rispetto a venerdì scorso, il dato rappresenta il quinto aumento giornaliero di seguito dell’incidenza settimanale di contagio, cresciuto a 263,7 infezioni su 100 abitanti nei sette giorni. Sono invece 191 le vittime nelle 24 ore, che portano il numero complessivo dei decessi in Germania a 97.389.
Stando alle cifre dell’RKI, si registrano notevoli differenze nella curva pandemica dei diversi Laender: in Sassonia l’incidenza è, infatti, schizzata a 569, in Turingia a 491,3 e in Baviera a 454,9. Come sottolineato dal Koch Institut, in tutti e tre questi Laender la quota di vaccinazione è decisamente più bassa alla media nazionale. Intanto, diversi ospedali hanno fatto sapere che per affrontare l’aumento d’occupazione delle terapie intensive si è deciso di rinviare le operazioni programmabili di altri pazienti. È sempre l’Rki a far notare che proprio in Sassonia e in Turingia il tasso di ospedalizzazione è superiore a quello nazionale, arrivando a 16 ricoveri su 100 mila abitanti nei sette giorni contro i 4,65 della Germania nel suo complesso.
Commenta con Facebook