La variante Omicron ‘galoppa’ in tutto il mondo. Per l’Organizzazione Mondiale della Sanità il rischio resta “molto alto”. L’OMS, nel suo bollettino epidemiologico settimanale, ha comunicato che “prove affidabili mostrano che la variante Omicron ha un vantaggio di crescita rispetto alla variante Delta con un tasso di raddoppio di due o tre giorni” e “il rapido aumento dell’incidenza dei casi è stato osservato in diversi Paesi”.
L’OMS ha spiegato, inoltre, che “i primi dati provenienti da Regno Unito, Sud Africa e Danimarca suggeriscono che esiste un rischio ridotto di ospedalizzazione per Omicron rispetto alla variante Delta, tuttavia, sono necessari ulteriori dati per capire la gravità di Omicron in termini di marcatori clinici, compreso l’uso di ossigeno, ventilazione meccanica e morte.
L’OMS ha aggiunto che “si prevede, inoltre, che i corticosteroidi e i bloccanti del recettore dell’interleuchina 6 rimarranno efficaci nella gestione dei pazienti con malattia grave, tuttavia, i dati preliminari suggeriscono che gli anticorpi monoclonali potrebbero essere meno capaci di neutralizzare la variante Omicron”.
Nella settimana terminata domenica scorsa, 26 dicembre, Il numero globale dei nuovi casi è aumentato dell’11% rispetto alla settimana precedente, mentre il numero di nuovi decessi è diminuito del 4%. “Ciò orrisponde a poco meno di cinque milioni di nuovi casi e oltre 44.000 nuovi decessi”. Il maggior numero di nuovi casi è stato riportato da Stati Uniti d’America, Gran Bretagna, Francia e Italia.
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