Novak Djokovic, il tennista serbo numero uno al mondo, ha manifestato pubblicamente la sua contrarietà alla vaccinazione obbligatoria «e non vorrei essere costretto da qualcuno a vaccinarmi per essere idoneo a viaggiare».
Il 32enne, in una chat su Facebook con altri sportivi suoi connazionali, ha quindi giudicato in maniera negativa la proposta di Amélie Mauresmo, ex tennista ed allenatrice francese, secondo cui la condizione necessaria per riprendere a giocare sarebbe non solo l’arrivo del vaccino contro il coronavirus ma anche la sua somministrazione obbligatoria.
E se così dovesse accadere? «A quel punto dovrò prendere una decisione – ha rimarcato il tennista – Ho la mia opinione in merito, se poi cambierà ad un certo punto, non lo so. In teoria, se la stagione riprendesse a luglio, agosto o settembre (sebbene ciò sia improbabile) capisco che un vaccino diventerà un requisito necessario dopo la fine della quarantena ma ricordiamoci che ad oggi non c’è alcun vaccino».
Le parole del tennista sono state commentate anche dalla showgirl Heather Parisi, che vive a Hong Kong, su Twitter: «Grazie a @DjokerNole (per aver avuto il coraggio di dire a voce alta quello che molti pensano, ma che non osano dire, per il rischio di essere ingiustamente criminalizzati».