Per il quarto giorno consecutivo c’è stata la fumata nera alla Camera per l’elezione del nuovo presidente della Repubblica. In totale, i votanti sono stati 540, gli astenuti 441 (il centrodestra). Le schede bianche sono 261, i voti dispersi 20. Le schede nulle sono 5.
Oltre ai 166 voti ottenuti dal Capo dello Stato ‘uscente’ Sergio Mattarella, bisogna menzionare i 56 ottenuti dal magistrato Nino Di Matteo, candidato di Alternativa che, però, fino a ieri aveva votato per Paolo Maddalena.
Il voto è stato poi spiegato dai grandi elettori del gruppo che contiene ex del MoviMento 5 Stelle: “Noi di Alternativa, assieme a diversi colleghi del Gruppo Misto abbiamo scelto di portare avanti il nome di Nino Di Matteo come futuro Presidente della Repubblica e la nostra proposta ha coagulato attorno alla sua figura ben 56 voti. Confidiamo che l’indicazione a votarlo possa essere raccolta da tanti altri grandi elettori che come noi sono convinti che l’Italia abbia bisogno di un Capo dello Stato di grande caratura morale, che sia in grado di difendere la Costituzione e che sia lontano dai partiti”.
“Siamo sicuri che domani, qualora gli altri partiti dovessero ancora votare scheda bianca, la forza della nostra proposta possa crescere, ma come forza politica siamo anche disponibili a verificare i nomi proposti da parte degli altri partiti. Possiamo tranquillamente sederci al tavolo sia con il centrodestra che con il centrosinistra perché l’elezione del Presidente della Repubblica è un’elezione che non appartiene a una parte politica e bisogna parlare e discutere con tutti”, hanno concluso.
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