Al via la settima votazione per la Presidenza della Repubblica con le conseguenze dello strappo all’interno del centrodestra dopo la ‘bruciatura’ della candidatura di Maria Elisabetta Casellati con 71 franchi tiratori.
Forza Italia, innanzitutto, ha deciso di astenersi. La Lega, secondo le indicazioni arrivate ai grandi elettori, non sta rispondendo alla prima chiama e dovrebbe astenersi alla seconda.
Si è appreso, inoltre, che il vertice dei leader della maggioranza previsto per stamattina è stato sospeso e riaggiornato a più tardi perché il presidente del MoVimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, “non è venuto”, come spiegato da Matteo Renzi, leader di Italia Viva, arrivando in Transatlantico. Dal M5S (che, nella settima votazione, propenderà per l’astensione o la scheda bianca) hanno fatto sapere che Conte e gli altri leader “hanno convenuto di aggiornare più tardi in mattinata il vertice di maggioranza”.
Partito Democratico e Italia Viva hanno deciso di votare scheda bianca nella votazione di stamattina. Per i DEM, però, resta la “libertà di coscienza”.
Sul fronte dei candidati – perché sì, ce n’è più di uno – Forza Italia e i centristi di UDC, NDC e Cambiamo, dopo lo strappo con la Lega, sono al lavoro sulla candidatura di Pier Ferdinando Casini che, nonostante il suo background politico, fa, comunque, parte della schiera del PD. Il diretto interessato, però, intercettato dall’Ansa sotto casa, ha fatto sapere che “il mio nome può essere sul tavolo solo se rappresenta un momento di unità e di convergenza. L’Italia viene prima delle nostre ambizioni personali”.
Matteo Salvini e Giuseppe Conte, poi, puntano sul nome di Elisabetta Belloni ma questa candidatura non solo non è piaciuta ad Enrico Letta che, invece, preferirebbe il rinnovo del mandato a Sergio Mattarella, ma anche ad altri del MoVimento 5 Stelle, primo fra tutti Luigi Di Maio.