È salito a 132 il bilancio delle vittime del coronavirus di Wuhan in Cina, mentre i casi di contagio accertati sono arrivati a 5.974. Lo ha comunicato la Commissione sanitaria nazionale (NHC) cinese alle 8.00 locali, l’una di notte in Italia.
Dopo questo nuovo aggiornamento, il contagio del coronavirus di Wuhan ha superato in Cina quello del 2002-2003 legato alla Sindrome respiratoria acuta grave (Sars), in base alle statistiche ufficiali dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Quanto ai decessi, i 132 casi finora imputabili al coronavirus sono lontani, per il momento, dai 349 di fine 2003.
Intanto, gli Emirati Arabi Uniti hanno annunciato il loro primo caso di contagio, rivelato all’interno di una famiglia proveniente da Wuhan. Non si esclude, quindi, che possano essere infetti anche gli altri membri della famiglia. Comunque, «la salute delle persone colpite è stabile», ha rimarcato il ministero della Salute emiratino.
Altri tre casi, poi, sono stati confermati dalle autorità della Malesia, portando così i casi a sette. I soggetti infetti sono tutti cinesi e tra di essi anche un bambino di quattro anni, ricoverato presso un ospedale a Langkawi.
Si è appreso poi che 5 dei 206 cittadini giapponesi evacuati da Wuhan sono stati ricoverati in ospedale con i sintomi della mattia a Tokyo. In quattro dei cinque pazienti sono state riscontrate febbre e tosse ma le condizioni non sono «così gravi».
La British Airways ha deciso di sospendere tutti i voli da per la Cina per via dell’epidemia. Lo ha riportato Sky News. La decisione ha effetto immediato.
Infine, Cina e Russia starebbero lavorando insieme a un vaccino per il Coronavirus, secondo quanto annunciato dal consolato generale russo a Guangzhou. Lo ha riferito Interfax.