Dopo la positività al coronavirus di Daniele Rugani, difensore della Juventus, determinando come conseguenza l‘autoisolamento per la sua squadra e l’Inter, si è registrato un secondo caso che riguarda un giocatore di Serie A: l’attaccante della Sampdoria Manolo Gabbiadini.
A renderlo noto è stata la stessa società ligure con queste parole: «il calciatore Manolo Gabbiadini è risultato positivo al Coronavirus-COVID-19». L’attaccante bergamasco di 28 anni «ha qualche linea di febbre, ma sta bene. La società sta attivando in queste ore tutte le procedure di isolamento previste dalla normativa».
Appresa la notizia, l’Hellas Verona FC ha reso noto che «a seguito del comunicato di U.C. Sampdoria riguardo alla positività del calciatore Manolo Gabbiadini al Covid-19, viene sospesa ogni attività agonistica programmata sino a nuova comunicazione». Inoltre, il club gialloblù «si sta attivando per predisporre tutte le procedure necessarie». La squadra scalingra, infatti, è stata l’ultima squadra che ha affrontato la Sampdoria. Era l’8 marzo, a porte chiuse, e Gabbiadini ha giocato per 60 minuti.
Sui social media il calciatore ha scritto: «Sono risultato positivo anche io al Coronavirus. Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno scritto, mi sono arrivati giù tantissimi messaggi. Ci tengo comunque a dirvi che sto bene, quindi non preoccupatevi. Seguite tutti le norme, restate a casa e tutto si risolverà».
Infine, la stampa inglese ha dato la notizia di casi sospetti di Covid-19 al Leicester, squadra che milita nella Premier League, la massima serie d’Inghilterra. E la conferma è arrivata dal tecnico Brendan Rodgers: «Abbiamo avuto alcuni giocatori che hanno mostrato i sintomi del coronavirus. Abbiamo seguito le procedure e, a titolo precauzionale, sono stati allontanati dal resto della squadra».
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