Da oggi, mercoledì 10 marzo, tutta l‘Italia è una ‘zona protetta’, come stabilito dal decreto firmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri con lo scopo di contenere l’epidemia di coronavirus.
Per rispondere alle tante domande che ogni cittadino si sta ponendo, il Comune di Palermo ha sintetizzato le prescrizioni, i divieti e i servizi attivati a seguito del DPCM e ha diffuso il documento. Ecco cosa è riportato. QUI IL DOCUMENTO INTEGRALE.
È richiesto di evitare di uscire di casa. Si può uscire soltanto per andare al lavoro o per ragioni di salute o per altre necessità, quali, per esempio, l’acquisto di beni essenziali. Si deve comunque essere in grado di provarlo, anche mediante autodichiarazione che potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e locali. La veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi e la non veridicità costituisce reato. È comunque consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. Senza una valida ragione, è richiesto e necessario restare a casa, per il bene di tutti. È possibile fare passeggiate e attività motore all’aperto, purché ciò avvenga senza creare assembramenti e mantenendo sempre la distanza dalle altre persone. È previsto anche il ‘divieto assoluto’ di uscire da casa per chi è sottoposto a quarantena o risulti positivo al virus.
Sì.
Sì, per i motivi già menzionati: di lavoro, di salute e per situazioni di necessità.
In questo caso si raccomanda fortemente di rimanere a casa, contattare il proprio medico e limitare al massimo il contatto con altre persone.
È sempre possibile uscire per andare al lavoro, anche se è consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. ‘Comprovate’ significa che si deve essere in grado di dimostrare che si sta andando (o tornando) al lavoro, anche tramite un’autodichiarazione vincolante o con ogni altro mezzo di prova, la cui non veridicità costituisce reato. In caso di controllo, si dovrà dichiarare la propria necessità lavorativa. Sarà cura poi delle Autorità verificare la veridicità della dichiarazione resa con l’adozione delle conseguenti sanzioni in caso di false dichiarazioni.
Sì, ci saranno controlli, ma non essendo più prevista una ‘zona rossa’, non ci saranno posti di blocco fissi per impedire alle persone di muoversi. La Polizia municipale e le forze di polizia, nell’ambito della loro ordinaria attività di controllo del territorio, potranno vigilare sull’osservanza della regola.
Sì è possibile svolgere attività motore in spazi aperti, purché sia sempre rispettata la distanza da altre persone e purché non si determinino situazioni di assembramento e affollamento.
Su tutto il territorio nazionale sono sospese tutte le manifestazioni organizzate nonché gli eventi in luogo pubblico o privato, compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico (cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi etc.).
Su tutto il territorio nazionale sono sospese le attività dei centri culturali, ricreativi, sociali.
Sì. Per le attività commerciali per cui è prevista la limitazione oraria dalle 6 alle 18, la consegna a domicilio può anche svolgersi al di fuori di tali orari. Sarà cura di chi organizza l’attività di consegna a domicilio – lo stesso esercente ovvero una cd. piattaforma – evitare che il momento della consegna preveda contatti personali.
No, nessuna limitazione. Tutte le merci (quindi non solo quelle di prima necessità) possono entrare e uscire dai territori interessati. Il trasporto delle merci è considerato come un’esigenza lavorativa: il personale che conduce i mezzi di trasporto può dunque entrare e uscire dai territori interessati e spostarsi all’interno degli stessi, limitatamente alle esigenze di consegna o prelievo delle merci.
No, non sono previste limitazioni al transito e all’attività di carico e scarico delle merci.
No, Non esistono limitazioni per il trasporto pubblico non di linea. Il servizio taxi e di ncc non ha alcuna limitazione in quanto l’attività svolta è considerata esigenza lavorativa.
Non è prevista alcuna restrizione al loro orario di lavoro.
Possono proseguire l’attività dalle ore 06.00 alle ore 18.00 con l’obbligo, a carico dei gestori, di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. La violazione della prescrizione comporta la sospensione dell’attività.
Il Decreto nazionale prevede che siano adottate “misure organizzative tali da consentire un accesso ai predetti luoghi con modalità contingentate o comunque idonee ad evitare assembramenti, nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. Gli esercizi commerciali che per condizioni strutturali non possano garantire la distanza di un metro fra i presenti dovranno essere chiuse.
Supermercati, ipermercati e centri commerciali, i giorni festivi e prefestivi devono restare chiusi e nei giorni di apertura devono comunque adottare misure idonee ad evitare il sovraffollamento e garantire la distanza minima di un metro fra i presenti. In assenza di condizioni strutturali idonee, gli esercizi devono essere chiusi.
Gli esercizi commerciali dediti alla vendita di generi alimentari possono restare aperti anche il sabato e la domenica, garantendo comunque l’accesso limitato al pubblico tale da consentire il rispetto della distanza interpersonale minima.
Per disposizione della Regione, chiunque, a partire dal 22 febbraio scorso abbia fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico o sia transitato e abbia sostato nei territori della Regione Lombardia e delle Province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini; Pesaro e Urbino; Venezia, Padova, Treviso; Asti e Alessandria, Novara, Verbanio-Cusio-Ossola, Vercelli deve comunicare tale circostanza a tutti i seguenti:
In particolare, per Palermo, la segnalazione va fatta inviando una email agli indirizzi protezionecivile@comune.palermo.it e dipprevenzione@asppalermo.org nome, età, telefono e indirizzo e registrandosi online all’indirizzo https://www.costruiresalute.it/covid-19/index.php.
A tutti coloro che rientrano in queste condizioni, è fatto obbligo di osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario, mantenendo lo stato di isolamento per 14 giorni dall’arrivo, con divieto di contatti sociali, divieto di spostamento e di viaggi. È fatto obbligo di rimanere raggiungibile per eventuale attività di sorveglianza.
Attenzione: la comunicazione non è obbligatoria per chi sia soltanto transitato per scalo aeroportuale in un aeroporto in zona rossa e senza uscire dallo stesso durante il transito e provenendo da zone non considerate a rischio.
Sono sospese le cerimonie legate alle celebrazioni di matrimoni e per esequie. I matrimoni già fissati presso locali comunali si svolgeranno quindi unicamente in presenza degli sposi, dei testimoni e del personale comunale. Le tumulazioni si svolgeranno in forma strettamente privata.
Il Coni ha sospeso fino al 3 aprile tutte le attività degli sport di squadra di qualsiasi livello. Sono sospese le attività pubbliche delle seguenti strutture sportive comunali: Stadio delle Palme “Vito Schifani”, Piscina Comunale, PalaOreto, PalaMangano, le Palestre di Borgo nuovo, San Ciro, Borgo Ulivia dello Sperone e del Velodromo, Palestrina s. Ciro (Brancaccio). Sono inoltre chiusi il Pattinodromo di via Mulè, la pista del giardino Piersanti Mattarella, tutte le palestre scolastiche annesse a scuole in attività extracurricolare. Su disposizione del Governo regionale, sono chiuse tutte le palestre, le piscine e i centri benessere. Sono comunque consentite le attività motore all’aria aperta purché sia rispettata la distanza interpersonale di un metro e non si determinino condizioni di sovraffollamento e assembramento di persone.
Secondo le disposizioni del Decreto, al fine di prevenire la diffusione del contagio, sono sospese le attività pubbliche delle seguenti strutture culturali comunali: Galleria d’Arte Moderna, Cantieri culturali, Palazzo Ziino, Casa Professa – Archivio Storico, Biblioteche (Villa Trabia, Biblioteca centrale Leonardo Sciascia, biblioteche decentrate); Complesso dello Spasimo, Ecomuseo del Mare, Fonderia, San Mattia dei Crociferi. Tutte le attività, eventi e manifestazioni già programmate in dette strutture sono sospese fino al 3 aprile, salvo nuove disposizioni. Sono sospese tutte le attività cinematografiche, teatrali e museali.
Sono sospese le attività di pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati. La violazione del divieto comporta la sospensione dell’attività. Solo eventuali violazioni vanno segnalate alle competenti autorità di Polizia.
È confermata la sospensione fino al 3 aprile di tutte le attività didattiche di scuole di ogni ordine e grado. Fino al 3 aprile sono sospesi i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche comunque denominate. Sono sospese le attività di semiconvitto, tranne nel caso di prescrizioni delle competenti autorità.
Sono chiuse al pubblico le sedi comunali monumentali: Palazzo delle Aquile e Villa Niscemi, ad eccezione del parco di quest’ultima. Il Teatro Massimo ha interrotto la propria attività al pubblico comprese le visite guidate. Il Teatro Biondo ha interrotto la propria attività al pubblico.
Fermo restando il divieto di chiudere del tutto gli uffici pubblici, le Segreterie generali del Comune e della Città metropolitana stanno predisponendo linee guida per i rispettivi dirigenti ed uffici circa l’organizzazione del lavoro. È stato stabilito di dare ampia applicazione alla possibilità prevista dal DPCM di concedere ferie ai dipendenti. Gli spazi negli uffici saranno riorganizzati al fine consentire al massimo la possibilità di rispetto della distanza minima di sicurezza e gli uffici saranno dotati di prodotti per la disinfezione e l’igiene minima personale in linea con le prescrizioni del DPCM.
Gli uffici comunali contatteranno direttamente tutte le persone già negli elenchi per l’assistenza individuale (anziani soli, persone con disabilità) al fine di verificare ulteriori necessità individuali cui si farà fronte anche tramite le associazioni di volontariato e protezione civile. Saranno inoltre potenziati i servizi per le persone senza fissa dimora. Il Comune chiederà ai commercianti e alla Grande distribuzione di organizzare servizi di recapito a domicilio gratuito.
In collaborazione con FederFarma, su tutto il territorio nazionale è attivo il numero verde 800 189 521 per la consegna gratuita dei farmaci a domicilio per casi non urgenti riservato esclusivamente alle persone che sono impossibilitate a recarsi in farmacia e non possono delegare altri soggetti. Per accedere al servizio chiama il numero verde, attivo nei giorni feriali dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 17.30. Risponderà un operatore al quale dovrai indicare le tue generalità e l’indirizzo al quale recapitare il farmaco. Successivamente l’operatore verificherà quali farmacie vicine al tuo domicilio sono disponibili ad effettuare il servizio. Qualora ci siano farmacie disponibili, l’operatore ti metterà in contatto telefonico con la farmacia più vicina al tuo domicilio, alla quale potrai richiedere la consegna a domicilio dei farmaci e concordare tempi e modalità di consegna. È consigliabile, per i farmaci che richiedono la prescrizione del medico, che la stessa sia già stampata dall’utente.
I servizi di “Educativa domiciliare e territoriale” già svolti dal Comune non saranno interrotti. Analogamente non saranno interrotti i servizi di assistenza domiciliare per i minori e le persone con disabilità. I servizi saranno interrotti in caso di prescrizioni sanitarie restrittive per i beneficiari.
La Protezione Civile comunale, in previsione della possibilità di dover fornire assistenza a persone che si trovassero in Quarantena su disposizione delle autorità sanitarie, sta attivando un numero specifico diretto cui ci si potrà rivolgere per richieste di assistenza personale (spesa, certificazioni, ecc). La Protezione civile curerà, con le autorità sanitarie.
L’apertura dei luoghi di culto è subordinata all’adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle caratteristiche e delle dimensioni dei luoghi, garantendo ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza interpersonale di un metro. Sono comunque sospese le cerimonie religiose, ivi compresi le messe, la preghiera collettiva e i funerali.
In considerazione della necessità di dare priorità ai servizi di assistenza di cui in precedenza, il Comune comunicherà alle competenti autorità l’impossibilità di fornire la prevista assistenza sociale nel caso di sgomberi o sfratti coatti, fino al 3 aprile o fino a nuova indicazione.
Al momento non sono state emessi decreti specifici che regolamentano attività professionali o artigianali come dentisti, odontoiatri, podologi oppure barbieri, estetisti (purché operino in forma individuale e non in centri estetici di cui è prevista la chiusura), parrucchieri.
È da intendersi quindi che non vi è una chiusura obbligatoria di dette attività, fermo restando l’obbligo del rispetto delle condizioni di sicurezza nelle rispettive sale d’attesa e l’applicazione delle abituali precauzioni professionali per la salute propria e degli utenti.
I centri estetici non sono chiusi per alcuna norma nazionale o regionale. Resta fermo l’obbligo per gli operatori e gestori di garantire il rispetto delle prescrizioni di prevenzione individuale e relative ai luoghi nei quali sono accolti i clienti,
Per la segnalazione di eventuali violazioni ai divieti indicati o per la richiesta di chiarimenti, vengono attivati i seguenti canali comunali:
Email: palermo-covid19@pm.me;
Utenza per messaggistica su WhatsApp e Telegram 348.8727800 (non abilitata a chiamate vocali).