La Corea del Nord ha lanciato un missile sopra al Giappone, spaventando la popolazione che è stata invitata a ripararsi nei rifugi.
Il missile balistico ha viaggiato per circa 4.500 km prima di cadere nell’Oceano Pacifico, abbastanza lontano da colpire l’isola americana di Guam se avesse avuto un’altra traiettoria.
È il primo lancio di missili nordcoreani sul Giappone dal 2017. L’ONU ha già vietato alla Corea del Nord di testare armi balistiche e nucleari. Anche il sorvolo di missili sopra altri Paesi, senza alcun preavviso o consultazioni, viola le norme internazionali anche perché può essere scambiato per un attacco e provocare un’escalation militare.
Stando a quanto appreso, i giapponesi che vivono al nord, come nell’isola di Hokkaido e nella città di Aomori, si sono svegliati al suono delle sirene e degli avvisi che dicevano: “Sembra che la Corea del Nord abbia lanciato un missile. Per favore bisogna evacuare e rifugiarsi nel sottosuolo”. Non sono state riportate notizie di danni ad aerei o navi nelle prossimità della traiettoria del missile.
Fumio Kishida, primo ministro giapponese, ha dichiarato: “Il Giappone protesta con forza contro l’ultimo lancio missilistico da parte della Nord Corea, un atto che consideriamo oltraggioso”.
Inoltre, come annunciato dai ministri degli Esteri del Giappone e degli USA, Yoshimasa Hayashi e Antony Blinken, i due Paesi hanno deciso di rafforzare le capacità di deterrenza e di risposta militare della loro alleanza.
Charles Michel, presidente del Consiglio dell’Unione Europea, ha affermato che il lancio costituisce “un’aggressione ingiustificabile. Condanniamo con fermezza il deliberato tentativo della Corea del Nord di mettere a repentaglio la sicurezza nella regione, lanciando un missile balistico sopra al Giappone. Un’aggressione ingiustificabile, in palese violazione del diritto internazionale”.
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