Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha confermato che circa 10.000 soldati nordcoreani sono stati inviati in Russia, aumentando notevolmente la precedente stima di 3.000.
“Riteniamo che la Repubblica Democratica Popolare di Corea abbia inviato circa 10.000 soldati in totale per addestrarsi nella Russia orientale, che probabilmente aumenteranno le forze russe vicino all’Ucraina nelle prossime settimane”, ha dichiarato il vice segretario stampa del Pentagono, Sabrina Singh, durante una conferenza stampa. Il dispiegamento rappresenta un segnale di escalation significativa del conflitto e pone nuove sfide agli equilibri internazionali.
Secondo la portavoce Singh, alcuni militari nordcoreani sarebbero già stati trasferiti nella zona di confine tra Russia e Ucraina, pronti a sostenere le operazioni contro le forze ucraine nella regione di Kursk. “Se vedessimo le truppe nordcoreane muoversi verso le linee del fronte, verrebbero considerate co-belligeranti”, ha dichiarato Singh, aggiungendo che Pyongyang dovrebbe valutare attentamente le conseguenze. Il segretario generale della NATO, Mark Rutte, ha descritto l’invio di soldati nordcoreani come “una pericolosa espansione della guerra”.
Joe Biden, presidente degli Stati Uniti, ha definito l’operazione “molto pericolosa” e ha esortato i partner globali a rafforzare le misure di controllo e sicurezza. Anche l’Unione Europea si è detta preoccupata: in una conversazione telefonica con il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha evidenziato che l’invio di truppe nordcoreane e il crescente supporto letale di Pyongyang alla Russia rappresentano una “significativa escalation della guerra contro l’Ucraina“. Von der Leyen ha sottolineato l’importanza di intensificare la collaborazione con la Corea del Sud e altri alleati per contrastare l’espansione del conflitto.
In settimana, una delegazione sudcoreana sarà in Ucraina per collaborare con i responsabili locali di intelligence e difesa. L’obiettivo è condividere informazioni cruciali sul dispiegamento delle truppe nordcoreane e discutere misure di cooperazione. Durante una conversazione con il segretario generale della NATO, Mark Rutte, il presidente Yoon ha chiesto alla NATO di intensificare gli sforzi per fermare gli scambi militari tra Russia e Corea del Nord.
Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha difeso l’accordo con la Corea del Nord, definendolo in linea con il diritto internazionale e sottolineando che il supporto reciproco per la difesa è un elemento essenziale. Lavrov ha dichiarato: “L’intero testo dell’accordo è stato pubblicato, dimostrando la nostra posizione aperta e onesta”. Il ministro ha anche accusato l’Occidente di interferenza e di mantenere una presenza militare in Ucraina attraverso “mercenari e volontari” senza i quali, secondo Lavrov, l’Ucraina non sarebbe in grado di utilizzare efficacemente le armi ricevute dai Paesi occidentali.
L’intensificazione della cooperazione tra UE e Corea del Sud è vista come una risposta diretta alla crescente instabilità. Durante il colloquio tra la presidente von der Leyen e il presidente Yoon, i leader hanno confermato il prossimo lancio del partenariato UE-Corea per la sicurezza e la difesa, approvato nel vertice di maggio 2023 a Seul. L’accordo mira a rafforzare l’impegno congiunto nella promozione della pace e stabilità e a contrastare le tensioni nel conflitto ucraino e nell’area dell’Asia orientale.