- Coprifuoco dalle 23? Il nuovo decreto Covid non dovrebbe contenere lo spostamento di un’ora.
- La politica, però, chiede che la misura sia ritoccata o persino eliminata del tutto.
Nonostante la richiesta di prolungare di un’ora l’inizio del coprifuoco, stando alle ultime indiscrezioni non ci dovrebbe essere alcun cambiamento e, nel prossimo decreto covid, sarà confermato dalle 22 alle 5 del mattino.
Eppure, in molti chiedono l’estensione dell’orario per uscire la sera «ma non sono richieste di Salvini ma di tanti, come Bonaccini, Zingaretti, De Luca. Mi auguro che prima del Consiglio dei ministri si arrivi a una soluzione di buonsenso», come detto dal leader della Lega.
E c’è chi, come il senatore dell’UDC Andrea Poli, chiede anche di eliminiare del tutto la misura: «Il percorso delle riaperture non può rimanere a metà e deve proseguire: al Governo chiediamo di cancellare il coprifuoco delle 22».
Sulla stessa scia anche Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia: «La Lega spinge per allungare gli orari ma non mi pare sia una tragedia l’allungamento degli orari, resta il fatto che la variante inglese scappa di mano in un secondo. Noi in Puglia eravamo in una discesa verticale ma sono bastati i due giorni di Pasqua per riprendere e azzerare il lavoro di due settimane. Perché la variante inglese è velocissima nel contagio».
Da segnalare, infine, la proposta di Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria: «Spostiamo il coprifuoco almeno alle 23 oppure consentiamo quantomeno a chi è stato a cena fuori, di tornare a casa anche dopo le 23, mostrando la ricevuta». Secondo il governatore ligure «chiedere di essere a casa alle 22 non è compatibile con la riapertura serale dei ristoranti. Non credo che a livello epidemiologico cambi molto spostare il coprifuoco alle 23».
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