“Inizia oggi il percorso all’interno della Delegazione del Parlamento europeo per i rapporti con il Maghreb. Un nuovo strumento per far sentire forte la voce di Italia e Ue da una prospettiva privilegiata sugli equilibri del Mediterraneo. Siamo convinti che vada rinnovata, sviluppata e approfondita la cooperazione con le economie emergenti di Marocco, Algeria e Tunisia, in un approccio dialettico”. Lo afferma l’eurodeputato Marco Falcone, vice capo delegazione FI nel Gruppo PPE al Parlamento Europeo, a margine dell’insediamento, oggi a Bruxelles, da membro della Delegazione del Parlamento Europeo per le relazioni con i paesi del Maghreb e l’Unione del Maghreb arabo, comprese le commissioni parlamentari miste UE-Marocco, UE-Tunisia e UE-Algeria (DMAG).

Obiettivi prioritari: stabilità, sicurezza e migrazione

“Al primo posto – sottolinea Falcone – metteremo l’interesse alla stabilità economica e geopolitica del bacino del Mediterraneo che va di pari passo con la sicurezza delle frontiere europee. Su ciò deve innestarsi una politica migratoria basata su solidarietà ma anche di lotta ai trafficanti e alle tratte. Guarderemo, in parallelo, alla tutela delle nostre forze produttive e alle opportunità di mercato per le nostre piccole e medie imprese. Voglio infine rivolgere le congratulazioni e gli auguri di buon lavoro al collega siciliano Ruggero Razza, neo eletto presidente della Delegazione”.

Marco Falcone è neo-europarlamentare di Forza Italia nel PPE. Era stato proclamato a Strasburgo dopo le Europee di giugno che lo hanno visto superare le 100mila preferenze in Sicilia e Sardegna. A luglio il suo primo giorno di mandato presso il Parlamento Europeo a Strasburgo. L’ex assessore regionale aveva delineato i suoi obiettivi strategici, che includono la stabilità economica europea, la pace, l’integrazione UE e la difesa degli interessi italiani. In particolare, il neo eurodeputato sottolineava il suo impegno per le isole e l’insularità, con l’obiettivo di ottenere fondi europei per la Sicilia e la Sardegna e migliorare la qualità della vita in questi territori.

Articoli correlati