Svuotava i libretti e i conti dei suoi clienti fino ad arrivare a impadronirsi di ben 266mila euro. Questa l’accusa ai danni di un ex direttrice di un ufficio postale della Provincia di Salerno, che era anche l’unica impiegata, finita ai domiciliari in seguito a un’indagine delle Fiamme Gialle.
Si è appreso che la donna avrebbe sottratto i soldi dai correntisti, prelevando piccole somme o svuotando del tutto i depositi di persone soprattutto anziane e con gravi problemi di salute.
L’ex direttrice dell’ufficio postale, inoltre, avrebbe eseguiti operazioni post – mortem di un cliente, appropriandosi del suo denaro presente in un conto e in un libretto postale. La donna, secondo l’accusa, «carpendo la buona fede di piccoli risparmiatori si è appropriata nel tempo della ingente somma di 266.000 euro».
Nel luglio scorso era stato già chiesto un provvedimento di arresto ma il Giudice per le Indagini Preliminari lo aveva riggettato. Poi, il Pubblico Ministero ha fatto ricorso e ha ottenuto il provvedimento. La Cassazione, infine, ha respinto giovedì scorso – 19 dicembre – dichiarando inammissibile il ricorso presentato dai legali della donna.
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