Matteo Renzi furioso con Giuseppe Conte. Al leader di Italia Viva, infatti, non è andato giù il discorso del premier di domenica scorsa, quando ha annunciato il nuovo DPCM sulla fase due.
«Quello che è accaduto domenica è una ferita profonda – ha detto il senatore toscano a Omnibus, su La7 – Conte può fare ciò che vuole in Parlamento se ha i numeri ma non si può prendere a schiaffi la Costituzione, non tocca a lui decidere ciò che le persone posso fare o no». E ancora: «Se ci sono 9 mila posti in terapia intensiva la soluzione è semplice: si riapre con le mascherine, con tutti gli strumenti di sicurezza, si fanno una serie di regole per far uscire le persone. La politica non insegue i tecnici».
Per Renzi «la nostra non è una battaglia polemica, voglio che resti agli atti e lo dirò giovedì al Senato perché quello che sta accadendo sul tema delle libertà costituzionale è un autentico scandalo. Non è pensabile che il presidente del Consiglio, chiunque esso sia, con un decreto può dire chi incontrare e chi no, non si può dare la vita personale al presidente del Consiglio in assenza di un’emergenza». E su Twitter l’ex premier ha scritto: «Voteremo la fiducia sulle misure economiche e non vogliamo aprire crisi in questo momento così difficile. Ma il Governo non può calpestare ancora la Costituzione».
A rispondere a Renzi, a distanza, senza citarlo, è stato Nicola Zingaretti, segretario del Partito Democratico: «No, non siamo in presenza di alcuna violazione della Costituzione attraverso i Dpcm del governo, anche se credo che il richiamo sia giustissimo perché sono temi delicati, ma siamo in presenza di tempi inediti e c’è la necessità di prendere alcuni provvedimenti», aggiungendo che «le difficoltà vanno superate e non cavalcate per raccogliere consenso, non bisogna solo denunciare le difficoltà ma l’impegno di una classe politica seria è lavorare perché le difficoltà vengano superate».