Un tribunale di Mosca ha condannato a cinque anni e sei mesi di carcere Nadezhda Buyanova, una pediatra di 68 anni, accusata di aver criticato l’esercito russo durante una visita medica. Buyanova, nata a Leopoli ma residente in Russia dal 1995, avrebbe definito “legittime” le azioni delle forze armate ucraine mentre visitava un bambino orfano di un militare russo caduto in Ucraina. A denunciare l’accaduto è stata Anastasia Akinshina, madre del bambino.

Accusa e reazione del Comitato Investigativo

Dopo la denuncia della madre, un video in cui Akinshina esprimeva indignazione nei confronti della dottoressa è stato ampiamente diffuso. Il caso ha attirato l’attenzione di Alexander Bastrykin, capo del Comitato Investigativo russo, che ha chiesto personalmente di aprire un procedimento penale contro Buyanova. La pediatra è stata arrestata a febbraio e, nonostante abbia negato ogni accusa, il tribunale di Tushinsky ha deciso di condannarla.

La difesa contesta le prove

La difesa della pediatra ha sostenuto che non esistono prove della presunta conversazione incriminata, sottolineando l’assenza di registrazioni o testimonianze concrete. Secondo la difesa, l’accusatrice avrebbe inventato la storia per risentimento nei confronti degli ucraini, come riportato dal sito di notizie indipendente Mediazona. Durante l’udienza, Buyanova ha dichiarato di aver trovato “dolorose” le accuse e ha affermato in aula: “Un medico, soprattutto un pediatra, non è in grado di augurare del male a un bambino, a sua madre o di traumatizzare la sua psiche. Solo un mostro è capace di questo”.

Sentenza da scontare in colonia penale

Il tribunale Tushinsky ha stabilito che la pena dovrà essere scontata in una colonia penale a regime generale. La condanna è arrivata con l’accusa di aver diffuso “false informazioni” sull’esercito russo, un reato inasprito dalle recenti leggi russe sulla disinformazione.

Autore della foto: Evgenia Novozhenina

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