- Quali sono le caratteristiche del vaccino di Johnson & Johnson?
- Cosa sappiamo sul farmaco in distribuzione in Italia dal 16 aprile?
L’11 marzo scorso l’Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha approvato l’uso del vaccino di Johnson&Johnson in Unione Europea e già dal 16 aprile dovrebbero arrivare le prime dosi in Italia.
Vaccino a vettore virale
Innanzitutto, come AstraZeneca, il vaccino di Johnson&Johnson è a vettore virale. Ovvero utilizza un virus comune a bassa virulenza come vettore a cui è stata aggiunta la proteina Spike con cu il SARS-CoV-2, che causa il Covid-19, si lega alle cellule. Il farmaco aiuta il corpo a riconoscerlo e a innescare una risposta immunitaria.
Una sola dose
A differenza degli altri tre vaccini già approvati dall’UE, il vaccino di Johnson & Johnson consta di una sola dose. Paul Stoffels, Chief Scientific Officer di Johnson & Johnson ha spiegato: «I vaccini monodose sono considerati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità la migliore opzione in una situazione di pandemia. Migliorano l’accesso al vaccino, la sua distribuzione e la sua conformità».
Durata della protezione
L’azienda americana ha spiegato di non essere ancora in grado di fornire informazioni precise sulla durata della protezione ma ha confermato di non avere osservato un calo del numero degli anticorpi prima dei primi tre mesi. Per gli altri tre vaccini, la seconda dose è finalizzata proprio a consolidare la risposta immunitaria.
Efficacia del vaccino
Secondo quanto annunciato dall’azienda il 29 gennio scorso, il vaccino di Johnson&Johnson è efficace al 66,1% contro le forme moderate di Covid-19. I risultati della fase 3 della sperimentazione clinica hanno mosttrato un’efficacia compresa tra il 57% e il 72% a seconda del territorio nella prevenzione delle forme moderate e gravi dell’infezione, a 28 giorni dalla vaccinazione.
Johnson & Johnson, poi, garantisce una protezione affidabile dell’85,9% per le forme gravi della malattia e «una protezione completa contro i ricoveri e i decessi legati al Covid-19». Questi risultati sono stati confermati dalle autorità americane. Si tratta di un dato inferiore rispetto ai vaccini di Pfizer-BioNTech (95%) e Moderna (94,1%) ma resta al di sopra dei requisiti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (52%).
Effetti collaterali
Secondo l’azienda, il vaccino non ha effetti collaterali significativi. Solo, a volte, lievi mal di testa, affaticamento o dolori muscolari.
Modalità di conservazione
Il vaccino di Johnson & Johnson non richiede temperature molto basse per la conservazione. L’azienda americana stima che possa «rimanere stabile per due anni a -20 ° C, di cui tre mesi tra 2 e 8 ° C». Quindi, il vaccino potrebbe essere conservato anche presso gli studi dei medici generici e i farmacisti.
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