La Cina ha confermato i primi casi di coronavirus a Wuhan che si diffonde da uomo a uomo: tra gli infetti anche operatori sanitari. Come si apprende da The Independent, fino a ora sono stati confermati oltre 200 casi e sono stati segnalati anche in Corea del Sud, Giappone e Thailandia.
Si ritiene che l’epidemia abbia avuto origine in un mercato del pesce a Wuhan, nella Cina centrale, e la malattia è il settimo coronavirus noto alla scienza che può infettare gli esseri umani. Dello stesso gruppo appartengono anche i virus SARS e MERS.
Il leader di un gruppo di esperti del governo cinese, Zhong Nanshan, ha affermato che due persone nella provincia del Guangdong, nel sud della Cina, sono stati contagiati da membri della famiglia. Così riporta il quotidiano China Daily. Inoltre, una task force della National Health Commission ha accertato che alcuni operatori sanitari sono positivi al virus. Tra gli infettati ci sarebbe anche un turisto britannico che si trova in Thailandia e ora la preoccupazione è che il virus si possa diffondere anche in Europa. Perciò, sono stati attivati controlli rigidi negli aeroporti, con funzionari medici con addosso le tute ignifughe che s’imparcano sui voli per verificare se ci sia gente positiva al virus che sta lasciando la Cina.
Nel frattempo l’epidemia è stata riscontrata in altre città all’interno dei confini della Cina, tra cui Shanghai e Pechino. Il presidente Xi Jinping ha affermato che è «estremamente cruciale» adottare tutte le misure del caso per contrastare la malattia: «Il recente scoppio della nuova polmonite da coronavirus a Wuhan e in altri luoghi deve essere preso sul serio», ha detto alla tv di Stato.
Il coronavirus è un genere di virus RNA (cioè fa parte di quelli che usano l’RNA come materiale genetico).
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