Israele è sempre più convinto che sarà Hezbollah, piuttosto che l’Iran, a lanciare per primo una ritorsione nei prossimi giorni. Teheran starebbe riconsiderando l’attacco su larga scala minacciato dopo l’uccisione del capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh. La Cnn ha riferito che fonti dell’intelligence indicano che il movimento sciita libanese sembra sempre più intenzionato ad agire “indipendentemente” per vendicare l’uccisione del comandante militare Foaud Shukr.

Appello iraniano all’unità dei paesi islamici

Il ministro degli Esteri ad interim iraniano, Ali Bagheri, ha lanciato un appello ai Paesi islamici affinché si uniscano e si coordinino “negli sforzi per porre fine ai crimini di Israele e per impedire che il regime metta in pericolo la sicurezza della regione”. Bagheri si è espresso in questi termini durante un incontro con l’omologo algerino, Ahmed Attaf, a Jeddah, in Arabia Saudita, a margine del vertice dell’Organizzazione per la cooperazione islamica (Oic), come riferisce l’agenzia Irna. Bagheri ha anche incontrato il vice premier della Giordania, Ayman Safadi, sottolineando la necessità di decisioni efficaci “per costringere Israele a fermare i suoi crimini”.

L’errore strategico di Israele secondo Bagheri

Israele ha commesso un costoso “errore strategico” con l’uccisione del leader di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran, ha dichiarato Ali Bagheri Kani in un’intervista all’agenzia Afp. “L’atto compiuto dai sionisti a Teheran è stato un errore strategico perché costerà loro molto”, ha aggiunto. Israele non ha commentato la morte di Haniyeh, ma l’Iran ha giurato vendetta, aumentando le tensioni nella regione. Bagheri ha accusato Israele di voler “estendere la tensione, la guerra e il conflitto ad altri Paesi”.

Le comunicazioni di Israele a Hezbollah e Iran

Secondo un report di Channel 12, Israele ha comunicato sia a Hezbollah che all’Iran che qualsiasi danno ai civili israeliani nell’attacco minacciato per l’uccisione di Fuad Shukr e Ismail Haniyeh “rappresenterà una linea rossa, che porterà a una risposta sproporzionata”. Israele ha avvertito che non tollererà attacchi che mettano in pericolo la vita dei suoi cittadini.

Bagheri ribadisce la posizione dell’Iran

Il ministro degli Esteri ad interim iraniano ha ribadito che i “sionisti non sono in grado di iniziare una guerra contro la Repubblica islamica dell’Iran” poiché non hanno “né la capacità né la forza”. Bagheri ha concluso sottolineando che l’Iran è preparato a difendersi da qualsiasi attacco e a rispondere adeguatamente alle provocazioni israeliane.

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