Nel parco della Reggia di Caserta un cavallo è morto nell’ora più calda, verso le 13.30, mentre stava trasportando in carrozza i turisti. La foto del povero animale sta facendo il giro dei social media. Circa dieci persone hanno assistito alla scena.
L’indignazione è molta e la domanda che in tanti si stanno facendo è la stessa: come si può nel 2020 obbligare un cavallo a trasportare gente, soprattutto nelle ore più calde della giornata, in piena estate?
La direzione della Reggia di Caserta ha fatto sapere che «questa mattina uno dei cavalli del servizio carrozze ippotrainate, gestito in concessione dalla società Tnt, è deceduto. Gli organi competenti stanno effettuando in queste ore tutte le verifiche che il caso richiede. La direzione esprime profondo dispiacere per l’accaduto».
L’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali), in una nota ha affermato: «Ancora una morte senza senso per business, per il gusto di far divertire i turisti e magari scattare un selfie. È morto questa mattina un cavallo che trainava una botticella destinata ai turisti nella Reggia di Caserta, probabilmente a causa del caldo torrido». Poi l’annuncio: sarà fatto tutto il necessario «attraverso il suo studio legale perché i colpevoli di questo scempio paghino per le loro azioni».
Michela Vittoria Brambilla (Forza Italia), presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, ha affermato in una nota: «Di quante tragedie come quella accaduta oggi a Caserta c’è ancora bisogno perché governo e maggioranza si decidano finalmente, come scrivo da anni nelle mie proposte di legge, a vietare i servizi di trasporto di piazza e di trasporto pubblico non di linea a trazione animale?».
Si tratta, secondo Brambilla, di «una vergogna nazionale la morte improvvisa, sotto gli occhi dei turisti e di molti bambini, di uno dei cavalli intenti a trainare carrozzelle cariche di turisti nel parco della Reggia di Caserta con temperature reali che superano i 50 gradi. Affinché mai più gli Enti locali possano autorizzare servizi di trasporto di piazza e di trasporto pubblico non di linea a trazione animale- sarebbe necessario e sufficiente disporre la secca abrogazione dell’articolo 70 del Codice stradale e di parte dell’art. 1, comma 2, della l. n.21/1992, come ho sempre proposto. Purtroppo, quanto accaduto a Caserta mostra tutta l’inadeguatezza anche della formulazione di compromesso individuata nella commissione Trasporti della Camera, e mai diventata legge per l’inerzia della maggioranza, che consentirebbe l’utilizzo delle carrozzelle nei parchi».
«È semplicemente assurdo, e inammissibile, che all’alba del XXI secolo ancora si utilizzino i cavalli per scarrozzare i turisti, e per di più che non si tenga conto neppure del clima torrido delle giornate di piena estate. Né al Governo, né alla maggioranza, né ai sindaci, a cominciare da quello di Roma, importa nulla se i cavalli continuano a soffrire sulle strade e sugli acciottolati dei nostri centri storici e, come si vede, anche nei parchi. È una vergogna nazionale, e chi dovrebbe agire sta a guardare», ha concluso l’esponente di Forza Italia.