È stata catturata, durante la notte scorsa, l‘orsa JJ4, responsabile dell’aggressione mortale ai danni di Andrea Papi, 26 anni di Caldes, mentre stava correndo sui sentieri del monte Peller. Sull’animale vige un’ordinanza di abbattimento che è stata sospesa dal TAR, fino all’udienza fissata per l’11 maggio. La sospensione dell’ordinanza è giunta a seguito di alcuni ricorsi promossi da associazioni ambientaliste, come la LAV.
Stando a quanto si è appreso, l’orsa è stata catturata da un’apposita squadra del Corpo forestale. L’animale è stato poi trasferito al centro di recupero fauna alpina Casteller di Trento.
Sulla vicenda ieri, lunedì 17 aprile, è intervenuto a Tagadà, su La7, anche Giovanni Cannata, presidente del Parco Abruzzo, Molise e Lazio, secondo cui “l’orsa JJ4 deve essere abbattuta per favorire la convivenza con l’uomo, abbatterne uno servirà a mantenere in salute la comunità dei plantigradi in Trentino”.
Infine, le associazioni animaliste Enpa, Leidaa e Oipa depositeranno nelle prossime ore al Tar di Trento un ricorso amministrativo contro le ordinanze del presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, emanate l’8 e il 13 aprile per l’abbattimento dell’orsa Jj4. “Eventuali situazioni conflittuali con gli orsi, così come con ogni altro animale selvatico, dovrebbero essere affrontate con gli strumenti di prevenzione prescritti dalle normative”, sostengono le associazioni, sostenendo che la Provincia di Trento ha “fatto poco o nulla per evitare possibili incontri fortuiti con l’animale e per informare i residenti sulla reale situazione dei luoghi”.