Nelle campagne di Castrovillari, in provincia di Cosenza, in Calabria, un uomo e una donna sono stati uccisi.
L’uomo si chiamava Maurizio Scorza, 57 anni, con precedenti per droga. La donna era la sua compagna, di origini marocchine.
Il corpo senza vita di Scorza è stato trovato nel portabagagli della sua Mercedes, mentre quello della donna era sul sedile lato passeggero della vettura. Sui cadaveri sono stati rilevati numerosi fori provocati dai colpi, presumibilmente di fucile, sparati da una o più persone.
I carabinieri, sotto le direttive della Procura della Repubblica di Castrovillari, dopo avere delineato in particolare la personalità di Scorza e ricostruito i suoi precedenti, stanno seguendo la pista della vendetta maturata negli ambienti della criminalità. Ipotesi avvalorata anche dal fatto che nel 2013 Scorza sfuggì ad un agguato mentre stava percorrendo a piedi una via di Castrovillari. Comunque, gli investigatori non stanno tralasciando alcuna altra pista ma quella della ‘ndrangheta è la più battuta.
Si è appreso che la coppia sarebbe stata uccisa poche ore prima del ritrovamento dei corpi. A chiamare le forze dell’ordine sarebbe stata una persona del posto che ha notato l’auto ferma con i fari ancora accesi. All’interno dell’auto, inoltre, sarebbe stato trovato un capretto morto, un simbolo che potrebbe rendere più solida la pista della vendetta da parte della criminalità organizzata calabrese.
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