Ieri pomeriggio, domenica 22 agosto, un uomo di 70 anni, Salvatore Staltari, ha ucciso la moglie Catherine Panis e la figlia Stefania di 15 anni e poi si è tolto la vita.
Il dramma familiare è avvenuto a Carpiano, paese di 4mila abitanti, del Milanese.
Stando a quanto riferito da chi lo conosceva, l’uomo era rimasto senza lavoro: la situazione in famiglia era tesa e si sentivano spesso urla provenire dall’appartamento nella frazione Francolino.
Il marito che, prima di togliersi la vita ha ammazzato la moglie di origini filippine e la figlia, come lui stesso ha detto al 118, non riusciva a trovare lavoro da diversi mesi. Da qualche tempo, di conseguenza, la famiglia veniva aiutata dai servizi sociali ma la situazione in casa era particolarmente difficile per le difficoltà economiche.
L’uomo ha usato una pistola che non poteva detenere. Il 70enne non aveva, infatti, il porto d’armi, e aveva precedenti specifici proprio per porto abusivo d’arma. Il 118 ha ricevuto la chiamata alle 13.50 da parte dell’uomo che ha detto di aver ucciso le due donne e di essere deciso a togliersi la vita. Sul posto sono arrivate subito due ambulanze e un’automedica insieme ai Carabinieri di San Donato Milanese ma non c’era più nulla da fare e il decesso delle tre persone è stato constatato sul posto.
Il 70enne ha lasciato anche un biglietto. Secondo quanto riferito, l’uomo avrebbe scritto che era stufo della moglie e che la figlia sarebbe stata troppo piccola per rimanere senza genitori. Proprio questo biglietto ha fatto ritenere dagli investigatori il gesto non come frutto di un raptus ma come un gesto premeditato.
Si è appreso che il 70enne avrebbe sparato un colpo di pistola a ciascuna alle vittime mentre erano ancora nel sonno, in mattinata, e avrebbe poi avvisato del gesto molte ore dopo. Poi un terzo e ultimo colpo lo ha riservato a se stesso, sparandosi alla tempia.
Il sindaco di Carpiano, Paolo Branca, all’Adnkronos, ha affermato: «È un’immane tragedia, che ha colpito un nucleo familiare di nostri concittadini e la comunità. Ci sono le indagini in corso, per escludere qualsiasi altra situazione diversa da quella che appare invece essere una tragedia svolta all’interno di un nucleo familiare. Era una situazione che non conoscevamo, perché non ci sono stati particolari contatti con il Comune, nel senso che non c’è stato alcun tipo di situazione che possa esserci invece per altri soggetti un po’ più sotto l’occhio dei servizi sociali».
Domenico Chiaro, procuratore della Repubblica di Lodi, che guida le indagini, ha affermato: «La tragedia che si è verificata oggi a Carpiano, dove un uomo ha sterminato l’intera famiglia, è il miglior modo per essere ricordati come colossali vigliacchi. Non esistono problemi così insormontabili da giustificare il suicidio e l’omicidio».