Il Consiglio regionale della Campania ha approvato la proposta di legge che apre alla possibilità di un terzo mandato per il governatore Vincenzo De Luca. La norma, supportata dalla maggioranza (34 voti su 50), ha visto l’astensione della consigliera del PD Bruna Fiola e il voto contrario dei 16 consiglieri dell’opposizione di centrodestra e del Movimento 5 Stelle. L’iniziativa, promossa dal Presidente della I Commissione Giuseppe Sommese (Azione), recepisce la norma nazionale, stabilendo che “non è immediatamente rieleggibile alla carica di Presidente della Giunta regionale chi, allo scadere del secondo mandato, ha già ricoperto ininterrottamente tale carica per due mandati consecutivi”. La disposizione sarà effettiva dopo 15 giorni dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione.
Il Movimento 5 Stelle ha espresso ferma opposizione alla norma. In una dichiarazione congiunta, i consiglieri Michele Cammarano, Vincenzo Ciampi e Gennaro Saiello hanno criticato l’interpretazione della legge, ritenendo che “dichiarando di voler recepire il limite dei due mandati consecutivi, di fatto lo nega consentendo al presidente in carica di ricoprire un terzo mandato”. Il riferimento è alla legge quadro nazionale n. 165/2004, che stabilisce il divieto di rielezione immediata dopo due mandati consecutivi. “Contrastare un limite sacrosanto, che risponde alla necessità di promuovere l’alternanza al potere, è inaccettabile”, sottolineano i consiglieri, auspicando che “il governo nazionale impugni la legge senza timori”.
Dal fronte di Fratelli d’Italia, il senatore Antonio Iannone, commissario regionale del partito in Campania, ha contestato il voto del Pd, definendolo un “obbrobrio giuridico”. Iannone ha dichiarato: “Esiste un Pd a Roma e uno a Napoli. Lo certifica il voto in Regione Campania sul terzo mandato a De Luca. Cosa farà ora la Schlein con i consiglieri regionali del Pd che hanno votato contro la linea nazionale?”. Il senatore ha evidenziato che, a suo dire, la decisione rappresenta “un infarto della logica politica”, considerando che il segretario nazionale del Pd, Elly Schlein, ha dichiarato che De Luca non sarà il candidato del Pd alle prossime elezioni.
Anche il viceministro agli Affari Esteri Edmondo Cirielli (FdI) ha espresso il suo disappunto, affermando che la norma sul terzo mandato rappresenta “una boutade giuridica”. “Immagino che il governo impugnerà la norma”, ha detto Cirielli ai cronisti alla Camera, aggiungendo che l’iniziativa rientra in una “sceneggiata che sta facendo De Luca, per la verità contro il Pd”.
Nonostante il voto favorevole della maggioranza dei consiglieri Pd in Campania, la segreteria nazionale del partito ribadisce la propria posizione contraria al terzo mandato per le cariche monocratiche. In una nota, Igor Taruffi, responsabile organizzazione del Pd, ha dichiarato: “Prendiamo atto del voto del Consiglio regionale della Campania, che di fatto apre alla possibilità di un terzo mandato per l’attuale presidente della Regione. Deve però essere chiaro che il voto espresso oggi non sposta di un millimetro la posizione del Pd nazionale sul limite dei due mandati per le cariche monocratiche”.