Nel pomeriggio di ieri, lunedì 15 luglio, all’autoporto di Ventimiglia, un camionista ha aggredito un gruppo di migranti nascosti nel suo tir, colpendoli con una cinghia da carico. Tra le vittime, molte ragazze che cercavano probabilmente di raggiungere la Francia. L’episodio è stato ripreso in un video, diventato virale in poche ore, che mostra il camionista urlare e colpire le migranti, alcune delle quali sono riuscite a fuggire.
Il video mostra il camionista, armato di una cinghia con terminale in acciaio, che costringe i migranti a scendere dal tir per poi colpirli con violenza. Le immagini, che durano poco più di un minuto, sono una testimonianza di violenza gratuita. Le forze dell’ordine stanno effettuando accertamenti sull’uomo.
Secondo quanto riportato da Il Secolo XIX, le ragazze aggredite sarebbero di nazionalità eritrea. Il gruppo, composto da una dozzina di migranti di origine africana, era salito sul rimorchio del tir per tentare di espatriare in Francia. La sera precedente, erano stati accolti presso la Caritas Intemelia di Ventimiglia, dove sono tornati per raccontare quanto accaduto.
La notte precedente, il gruppo di migranti aveva dormito nel Pad, il punto di accoglienza diffusa creato in città per fornire assistenza a chi arriva a Ventimiglia. Il Pad, situato accanto alla stazione cittadina, è l’unico riferimento per supporto medico e aiuto ai migranti da quando il centro di accoglienza di Campo Roja è stato chiuso.
Raffaella Paita, senatrice di Italia Viva, ha commentato: “Le immagini delle migranti prese a cinghiate e umiliate da parte del camionista che a Ventimiglia le aveva sorprese nascoste nel suo tir rappresentano una fotografia atroce di quello che sta accadendo sotto i nostri occhi. Ogni anno sono migliaia le persone che cercano di passare da questo confine per rifugiarsi in Francia, molte sono giovani donne che potrebbero essere le nostre figlie e sono trattate come le ragazze di quel video! La disumanità di quelle immagini ci deve far riflettere così come la decisione di chi ha deciso di postare le foto sui social media. Speriamo davvero che vengano presi i provvedimenti del caso e si giudichi ciò che è avvenuto con la massima severità”.
Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico: “Crudeltà e disumanizzazione delle persone migranti. Questo ci raccontano le immagini, diventate virali, girate al confine di Ventigmilia in cui si vede un camionista prendere a frustate con una cinghia con un terminale di ferro alcune ragazze migranti che erano salite sul suo tir. Su di lui ora indagano le autorità competenti e ci auguriamo che venga individuato prima possibile e che risponda di questo orrore. Si tratta di persone che lasciano i propri paesi a causa di conflitti, violazioni dei diritti umani e condizioni climatiche che non consentono la sopravvivenza. Costretti a rischiare la vita in mare e nelle traversate del deserto, tenuti senza alcuna dignità e spesso sottoposti a tortura nei centri di detenzione in Libia o in Tunisia, segregati in baraccopoli ai margini delle città italiane senza alcun diritto, schiavizzati nei campi e sfruttati dai caporali fino a morire in modi orribili com’è successo a Satnam Singh nelle campagne di Latina. A questo porta la retorica razzista e ipocrita che addita nei migranti il nemico pubblico numero uno, salvo poi chiudere uno o tutti e due gli occhi su chi li sfrutta poiché quel ‘nemico’ fa comodo ed è funzionale alla produttività. Il camionista di Ventimiglia è il frutto avvelenato di questa ipocrisia”.