La sconfitta di ieri sera della Nazionale a Palermo è la peggiore della storia azzurra. Sì, perché quella famosa con la Corea del Nord del 1966 almeno avvenne durante un campionato del mondo e quella del 2017 maturò con la Svezia, una squadra più forte della Macedonia del Nord (non ce ne vogliano l’ex rosanero Trajkovski & co.) ed era uno spareggio finale e non semifinale.
Tuttavia, martedì prossimo, 29 marzo, l’Italia di Roberto Mancini sarà impegnata in una sfida che sa di beffa, quella con la Turchia a Konya, città situata del cuore dell’Anatolia, sconfitta dal Portogallo di Cristiano Ronaldo a Oporto per 3 a 1. In molti, infatti, si chiedono: qual è il senso di questa partita? Per decretare la meno perdente tra le perdenti?
Ebbene, un motivo c’è anche se insignificante per i tifosi: il match tra gli Azzurri e i turchi allenati da Stefan Kuntz avrà importanza per il ranking FIFA, ovvero per la classifica che serve quando c’è da stabilire le fasce per le competizioni. Insomma, roba di poco conto, giusto ammetterlo. Sarebbe stato meglio evitare ad entrambe le squadre di affrontarsi dopo una sconfitta cocentissima dal momento che guarderanno i mondiali natalizi del Qatar da casa. E l’Italia lo farà per la seconda consecutiva. Mai successo.
Infine, capitolo Mancini. Il mister del trionfo europeo – di appena un anno fa ma pare lontano decenni – potrebbe lasciare la panchina azzurra. Al suo posto? Si fanno i nomi della coppia Fabio Cannavaro – Marcello Lippi, di Carlo Ancelotti e di Claudio Ranieri.
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