Roberto Burioni, noto virologo, percepisce un compenso per le sue ospitate a Che Tempo che fa, il programma condotto da Fabio Fazio? E se sì, a quanto ammonta il ‘gettone’?
Domande a cui vogliono una risposta i parlamentari della Lega, Paolo Tiramani, capogruppo in Commissione di Vigilanza, Giorgio Maria Bergesio, Massimiliano Capitanio, Dimitri Coin, Umberto Fusco, Igor Iezzi e Simona Pergreffi.
«Abbiamo presentato un quesito alla Rai in commissione di Vigilanza – si legge in una nota – affinché l’azienda chiarisca la questione relativa al percepimento dei compensi da parte del prof. Roberto Burioni per la partecipazione al programma di Fazio, ‘Che tempo che fa’».
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«Ci risulta infatti che il professore, ordinario di microbiologia e virologia presso l’Università Vita – Salute San Raffaele di Milano – proseguono i leghisti -, percepirebbe un gettone di presenza da parte di ‘Officina’, la società che produce il programma di Rai 2. Tanto più che si va profilando un potenziale conflitto d’interessi perché lo stesso Burioni è titolare di una società che nella sua attività di ricerca ha frequenti rapporti di lavoro con multinazionali di farmaci e vaccini, a cui sarebbe pertanto garantita pubblicità».
«Pur nel rispetto della libertà editoriale, quindi – conclude la nota -, l’azienda deve chiarire perché Burioni abbia questo tasso di presenza mediatica negli organi di informazione, per di più senza contraddittorio, pregiudicando il ruolo del servizio pubblico che è quello di garantire il pluralismo e la puntualità dell’informazione».
Una settimana fa anche il Codacons ha inviato un esposto alla Corte dei Conti sui compensi per il virologo Burioni ma anche sulla collega Ilaria Capua, dopo un’inchiesta condotta da Panorama.
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