Una donna brasiliana incinta è stata uccisa da una sua ex compagna di scuola, attirata a un finto baby shower (festa con cui si accoglie la futura nascita di un bambino) e aggredita con un mattone. Inoltre, alla vittima è stata strappata via la figlia dal grembo.
Come si legge sul New York Post, Flávia Godinho Mafra, un’insegnante supplente di 24 anni, era incinta di 36 settimane quando il suo corpo è stato trovato venerdì scorso dal marito, Valdeli Mafra.
La bambina – di nome Cecilia – è sopravvissuta ed è stata ritrovata dalla polizia dopo essere stata portata in ospedale dall’omicida di 26 anni e dal marito, entrambi finiti in manette. In ospedale i medici si sono accorti subito della presenza di tagli sulla schiena della piccola e dell’assenza di segni del parto nella donna.
Quando si era in cerca della 24enne, l’amica aveva detto che «era andata via con qualcuno altro» ma quando il suo corpo è stato ritrovato la mattina seguente, ha confessato il crimine. Poi, l’omicida ha dichiarato agli investigatori di avere subito un aborto spontaneo a gennaio ed era ossessionata dal rapimento dei bambini, per cui ha deciso di strappare la figlia dal grembo della madre. La donna, tra l’altro, come riportato dalla polizia, «ha continuato a mentire a tutti, dicendo che era incinta».
Il corpo di Flávia Godinho Mafra è stato ritrovato in un cantiere di ceramiche abbandonato. La povera ragazza è stata descritta dagli amici come «premurosa, dolce e molto generosa».
Cecilia è in buone condizioni ed è ricoverata all’ospedale pediatrico Joana de Gusmão di Florianópolis. L’autopsia confermerà se la piccola è stata rimossa dal grembo della madre quando era viva o morta.
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