Boris Johnson, il premier britannico, non ha la polmonite. Lo ha comunicato un portavoce di Downing Street nel corso di una conferenza stampa. Un giornalista, infatti, ha chiesto se al primo ministro fosse stata diagnosticata la polmonite da coronavirus e la riposta è stata questa: «No, non è questo il caso».
Inoltre, le condizioni del politico, 55 anni, sono «stabili» e il paziente è di «buon umore». Il primo ministro, ha aggiunto il portavoce, «sta ricevendo un trattamento standard con l’ossigeno e respira senza alcun supporto. Non ha richiesto una ventilazione meccanica o un supporto respiratorio non invasivo».
Il portavoce del premier ha anche affermato che «Buckingham Palace e Sua Maestà la regina vengono tenuti costantemente informarti sulle condizioni del primo ministro» e che i contatti sono tenuti «dal capo di gabinetto della sovrana e dal primo segretario privato del premier». È stato poi precisato che il passaggio di consegne da Johnson al ministro degli Esteri Dominic Raab è relativo soltanto ad alcuni compiti ordinari, motivo per cui le condizioni del premier non sarebbero gravi. Inoltre, «è stato concordato con la Casa Reale che la prossime udienze settimanali» del primo ministro con la regina Elisabetta «non si terranno».
Anche Raab, a quanto pare, ha un po’ di tosse e alcuni giornalisti hanno chiesto notizie sulla salute del ‘supplente’ di Johnson. La risposta? «Sta bene». Comunque sia, «dopo di lui segue il cancelliere dello Scacchiere», ovvero il 39enne Rishi Sunak.
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