La leggenda del tennis Boris Becker è stata condannata a due anni e mezzo di reclusione per avere nascosto beni e prestiti per un valore di 2,5 milioni di sterline, cioè circa 3 milioni di euro al tasso attualmente, per evitare di pagare i suoi debiti.
La sentenza di condanna per bancarotta del sei volte campione del Grande Slam è stata emessa oggi, venerdì 29 aprile. Il 54enne, tre volte campione di Wimbledon, è stato dichiarato ‘fallito’ il 21 giugno 2017.
Stando a quanto riportato, l’ex tennista doveva ai creditori quasi 50 milioni di sterline a causa di un prestito non pagato di oltre 3 milioni di sterline per la sua tenuta di Maiorca, in Spagna.
A quanto pare, Boris Becker ha trasferito 427mila euro dal suo conto aziendale alla moglie, e all’ex moglie e ad altri.
Il tedesco era stato già condannato a due anni di reclusione, con sospensione della pena, per evasione fiscale e tentata evasione fiscale, nonché era stato dichiarato colpevole di quattro reati ai sensi della legge sull’insolvenza tra il 21 giugno e il 3 ottobre 2017 con la sospensione della pena.
La giudice Deborah Taylor, rivolgendosi a Becker, ha affermato: “Non hai ascoltato l’avvertimento che ti è stato dato e la possibilità che hai avuto grazie alla sospensione della pena e questo è un fattore aggravante significativo. Hai perso la tua carriera, la tua reputazione e tutte le tue proprietà a causa del tuo fallimento”. E ancora: “Non hai mostrato rimorso e l’accettazione della tua colpa: non hai cercato di prendere le distanze dalle tue offese e dal tuo fallimento. Anche se accetto la tua umiliazione come parte del procedimento, non c’è stata umiltà”.
Becker, all’età di 17 anni, vinse il primo dei suoi sei titoli del Grande Slam, compresi 3 campionati di Wimbledon, 2 Australian Open e uno US Open. Inoltre, conquistò anche 13 titoli Masters Series e una medaglia d’oro olimpica nel doppio. Nel 1989 fu eletto Giocatore dell’anno sia dall’ATP che dall’ITF.
Commenta con Facebook