L’INPS ha informato, con una nota sul proprio sito, di avere avviato le procedure di pagamento delle indennità di 600 euro previste dal decreto-legge 18/2020 (Cura Italia).
L’INPS ha anche spiegato che invierà un SMS o una Email per comunicare agli interessati l’accredito della somma sul conto corrente bancario o l’ufficio postale indicati all’atto della domanda.
L’annuncio è stato dato anche da Laura Castelli, viceministro all’Economia, che a Radio Radio ha affermato: «Domani comincia l’accredito del bonus», mentre per la «CIG riusciremo a chiudere per tempo» anche grazie all’accordo con l’Abi per l’anticipo da parte delle banche, «entro questa settimana».
Inoltre, la conferma è arrivata anche dal ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo e dal presidente dell’Inps Pasquale Tridico attraverso una nota congiunta. «Domani – ha scritto Catalfo – inizia il pagamento del bonus 600 euro per oltre 1,8 milioni di lavoratori. È un segnale importante e concreto che diamo a chi oggi, a causa dell’emergenza Coronavirus, sta vivendo un momento di difficoltà. Circa il 50 per cento di coloro che hanno presentato la domanda riceveranno l’indennizzo sul proprio conto corrente nella giornata di mercoledì 15 ed entro la fine della settimana si chiuderanno tutte le restanti pratiche. Sono orgogliosa di quanto abbiamo fatto come ministero del Lavoro per avviare, insieme all’Inps, al Mef e alla Banca d’Italia il pagamento dei benefici in tempi rapidi rispetto ai normali standard e ringrazio l’Istituto per lo straordinario sforzo compiuto. Oggi più che mai, il governo è vicino ai cittadini», ha concluso il ministro.
«Uno sforzo enorme – ha affermato il presidente dell’Inps Pasquale Tridico – da parte dell’Istituto e dei lavoratori che durante il weekend pasquale hanno lavorato al fine di sostenere il Paese in questa fase difficile e pagare le indennità nei tempi prefissati, tempi fortemente compressi rispetto alle prestazioni ordinarie. A questi lavoratori -va tutta la mia gratitudine».
Il 15 aprile – precisa la nota – saranno in pagamento indennità per oltre 1.800 mila lavoratori, l’11 per cento a favore di liberi professionisti e collaboratori, il 67 per cento di lavoratori autonomi e il 22 per cento di lavoratori agricoli.