“Smentiti PD e M5S: il bonus per i 18enni resta e addirittura raddoppia. Felice per l’approvazione dell’emendamento a mia firma, oltre ai colleghi Mollicone e Dalla Chiesa, in legge di bilancio. Contrariamente a quanto affermato dall’opposizione, abbiamo mantenuto il bonus concedendolo a ragazzi che abbiano davvero voglia di spendere soldi in cultura, introducendo dei meccanismi che eviteranno truffe e frodi”.
Così, Rossano Sasso, capogruppo della Lega in commissione Cultura della Camera dei Deputati.
“A quei ragazzi che, a prescindere dal reddito, conseguiranno il massimo dei voti alla maturità e cioè 100, sarà riconosciuto ugualmente il bonus – ha spiegato il deputato – E se qualcuno possiede entrambi i requisiti di merito e di reddito, il bonus raddoppia fino a 1000 euro. Capisco come a sinistra certi concetti non siano graditi ma si rassegnino e ripassino Don Milani che diceva che non è giusto fare parti uguali tra disuguali. Noi vogliamo uguaglianza e parità nelle condizioni di partenza, non di arrivo. Chi più si impegna, più merita”.
Renzi: “Mi fa arrabbiare che si dicano bugie”
Ma Matteo Renzi, leader di Italia Viva, non ci crede. A Tagadà il senatore toscano ha detto: “Mi fa arrabbiare che si dicano bugie, hanno tolto i soldi ai ragazzi per darli ai presidenti delle società di seria A che non sanno fare i conti”. “Sono amareggiato. Mi fa stare male, mi indigna la scelta di togliere i soldi a 18enni, 230mln, sono azzerati. Il governo non ha messo ISEE e merito, queste cose arriveranno, se arriveranno, nel 2024. Per il 2023 hanno messo zero. Questi soldi sono andati ai presidenti delle società di calcio, 890 milioni”.
E a Renzi ha replicato Federico Mollicone, deputato di Fratelli d’Italia e Presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati: “Renzi stia tranquillo, piuttosto vada dallo psicologo per curare il suo narcisismo. Ha perso le elezioni, se ne renda conto. Le risorse sono presenti, basta leggere la norma: nel 2023 ci saranno 230 milioni già stanziati per il 2022, dal 2024 ci saranno 190 milioni. La platea di riferimento rappresenta il 70% delle famiglie, quelle della classe media, e per la Carta del Merito più del 13% della popolazione studentesca nazionale. Noi siamo a fianco delle famiglie e dei ragazzi”.
“La 18App viene sostituita dalla Carta Cultura Giovani e dalla Carta del Merito: l’una diretta ai diciottenni di famiglie con ISEE non superiore a 35.000 euro, l’altra agli iscritti agli istituti di istruzione secondaria superiore o equiparati che abbiano conseguito, non oltre l’anno di compimento del diciannovesimo anno di età, il diploma finale con una votazione di 100 centesimi senza limite ISEE. Le misure sono cumulabili, si potrà ricevere fino a 1000 euro. I meritevoli, a prescindere dal reddito, potranno accedere al sostegno. Le truffe accertate sono 19 milioni per un anno di riferimento e, considerato il segreto istruttorio, possiamo stimarne molte di più, circa 100 milioni in 8 anni”, ha concluso.
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