A Bologna una studentessa di filosofia dell’Università della città emiliana, di nome Silvia, ha provocato un accesso dibattito perché sabato scorso, 9 ottobre, durante la settimanale manifestazione No Vax, ha raccontato il proprio caso, accaduto il mercoledì precedente in un’aula dove si è presentata senza green pass ed è stata invitata ad uscire.
La vicenda, riportata dall’edizione bolognese di Repubblica, ha provocato numerose reazioni. Sabato, infatti, la giovane è entrata a lezione senza green pass: quando un addetto ai controlli le ha chiesto la certificazione, lei si è rifiutata di mostrarlo, poi si è rifiutata di lasciare l’aula. Ne è nato un momento di tensione, al termine del quale la lezione è stata sospesa, fra le proteste degli altri studenti.
In cinquanta sono stati costretti a tornare a casa e, secoondo la denuncia della stessa studentessa, alcuni dei compagni l’hanno insultata fino a chiederle di rimborsare il biglietto del treno usato per raggiungere la facoltà. «Se non fossi stata una ragazza mi avrebbero già menata – ha raccontato la ragazza – Ci spingono all’odio l’uno contro l’altro. Vengo trattata da malata senza esserlo».
Al momento non sono stati assunti provvedimenti nei confronti della studentessa, che adesso segue le lezioni a distanza visto che l’Università continua ad assicurare la didattica mista. Il green pass, si ricorda, è obbligatorio all’università per seguire le lezioni in presenza.
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