Un uomo di 41 anni, Paolo Caprio, è morto all’alba di oggi, domenica 5 settembre, in una stazione di servizio a Bitonto, nel Barese.
Inutili i soccorsi degli operatori sanitari del 118 che hanno tentato di rianimarlo. Le cause del decesso saranno accertate nel corso dell’autopsia, disposta dal pm di Bari Ignazio Abbadessa.
I carabinieri, giunti sul posto, hanno recuperato le immagini di videosorveglianza della stazione di servizio, per ricostruire la vicenda ed avere dettagli utili sul responsabile, su cui ci sarebbero già delle tracce.
La rissa, scoppiata alle 3, avrebbe coinvolto due gruppi di giovani. Uno di loro avrebbe colpito il 41enne con due pugni sul volto facendolo cadere a terra. A quanto pare, la lite è stata scaturita dal ‘classico’ sguardo di troppo: prima i pugli e poi la caduta all’interno che è costata la vita all’uomo.
Il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, ha affermato: «Senza armi la fine di una esistenza umana è stata decretata da violenza per motivi, sembrerebbe, non legati a questioni criminali. Il presunto colpevole è in contatto con le forze dell’ordine. E’ vero, la prepotenza e la barbarie stanno attraversando tutto il Paese (il Sud in particolare) consegnando l’immagine di una società sempre più sola ed abbandonata. Ma Bitonto ha già sofferto troppo per sopportare altre tragedie come questa. La vittima ed il presunto carnefice sono molto giovani per non lasciarci altro pensiero».
«Una vita non può essere così tragicamente spezzata dalla furia cieca della violenza – ha aggiunto la deputata bitontina Francesca Anna Ruggiero -. Confido nel lavoro delle forze dell’ordine e degli inquirenti per assicurare il responsabile alla giustizia. La risposta dello Stato deve essere ferma e rigorosa. Nel nostro paese non c’è alcuno spazio per la barbarie».