Flavio Briatore è ricoverato al San Raffaele di Milano, dopo una prostatite e la positività al coronavirus. Intervistato da La Stampa, l’imprenditore piemontese ha raccontato che «al Billionaire abbiamo sempre rispettato le regole, facendo entrare il giusto numero di persone. Ma vedendo come andavano le serate non bastava contingentare gli ingressi e predicare il distanziamento: non ci può fare nulla nessuno se fai entrare 100 persone in mille metri quadri e loro stanno tutte appiccicate».
Sulle proprie condizioni di salute, il 70enne ha detto: «Sono ricoverato in una stanza da solo. Non prendo ossigeno e tanto meno sono intubato. Mi sento bene. Non ho nulla di speciale. La temperatura è a posto, respiro bene e sono pure riuscito a lavorare. Anche se mi auguro di uscire presto».
E ancora: «Quando sono arrivato in ospedale mi hanno fatto il tampone, come fanno con qualunque paziente. Tutto lì. Ed eccomi isolato in una stanza. Per fortuna adesso ho una preoccupazione in meno, quella che mio figlio Falco, che ha 10 anni, avesse contratto il virus. Per fortuna stamattina è arrivato il referto dall’ospedale di Montecarlo ed è negativo».
Poi, a proposito dei contagi al Billionaire di Porto Cervo, in Sardegna, Briatore ha affermato: «Stiamo seguendo ora dopo ora le condizioni di tutti. Stanno tutti bene a parte un ragazzo che aveva precedenti patologie. Posso solo dirle che non appena è scattato l’allarme abbiamo disposto il tampone per tutti i dipendenti. Abbiamo saputo di ragazzi che a gruppi di 50 o 60 ordinavano le casse di champagne e se le andavano a bere sulla spiaggia insieme con i fornitori. Ballavano e facevano festa sino all’alba. Lì certo non potevamo intervenire».
Infine, a chi lo chiama Briauntore sui social media, Briatore ha detto: «Mi lascia indifferente. Sono un capro espiatorio perfetto, e la cosa era facilmente prevedibile».
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