Ieri notte, domenica 19 dicembre, intorno alle 2, due giovani di origine marocchina di 21 e 24 anni sono morti dopo essere stati travolti da un’auto a Paladina, in provincia di Bergamo, sulla ex Strada Statale della Valle Brembana.

Stando ad alcune testimonianze, i due erano sdraiati sull’asfalto in seguito a una colluttazione per una lite scoppiata in precedenza in un vicino locale, l’Evolution, quando è sopraggiunta una Golf guidata da un 61enne che li ha presi in pieno. Quel tratto di strada è, tra l’altro, poco illuminato.

L’uomo, che rientrava da una cena aziendale, si è poi allontanato, forse preso dal panico, e solo tre quarti d’ora dopo è tornato sul luogo dell’incidente dove è stato identificato dagli agenti e denunciato a piede libero per omicidio stradale e fuga.

Sottoposto all’alcoltest, è risultato avere un tasso alcolemico inferiore a 0,5 grammi per litro e, quindi, entro il limite consentito dal Codice della strada.

Ogni tentativo di salvare i due giovani da parte del personale del 118 – intervenuto con due ambulanze e l’automedica, assieme ai vigili del fuoco del comando provinciale di Bergamo – si è rivelato inutile: uno dei due era morto sul colpo, mentre per l’altro è stata tentata la rianimazione.

I nomi delle vittime

I due ragazzi si chiamavano Brahim Amine Ben Faresse, di 24 anni, e Driss Ouaissa, di 21: entrambi vivevano a Bergamo, non lontano uno dall’altro. Il ventiquattrenne era nato in Marocco, il più giovane a Bergamo da una famiglia giunta in Italia da tempo.

Il sostituto procuratore di turno in Procura a Bergamo, Emanuele Marchisio, ha disposto l’autopsia su entrambi i corpi, che sono stati trasferiti alla camera mortuaria dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo al termine dei rilievi eseguiti dagli agenti della polizia stradale.