Splendida gara di solidarietà al Policlinico San Marco di Zingonia, comune della provincia di Bergamo. Un infermiere deve assistere la moglie malata – anche lei infermiera – ed esaurisce le ferie e i permessi per starle accanto. I colleghi, quindi, gli donano ben 1.800 ore di ulteriori ferie.
Lui si chiama Beppe Mora, 47 anni. Lei Sara Vavassori, 41 anni, con una forma rara di ipertensione polmonare diagnosticata nel 2016 che l’ha costretta a un trapianto di polmoni a Padova, purtroppo rigettati dal suo organismo.
Beppe, per stare vicino alla moglie, ha terminato tutti i giorni di ferie a sua disposizione. Il racconto dell’uomo a Repubblica: “Avevo finito tutti i permessi. Non mi rimaneva che chiedere l’aspettativa, anche se l’idea di restare senza stipendio per mesi era un peso che si aggiungeva alle tante preoccupazioni legate alla malattia”.
Di fronte a ciò, allora, si sono mossi i colleghi che hanno donato 1.800 ore di ferie aggiuntive a Beppe: “È stato un gesto bellissimo, che non è possibile descrivere a parole. Io e mia moglie Sara, che è una collega e ho conosciuto proprio in ospedale, non lo dimenticheremo mai. Nei grandi ospedali spesso capita che i dipendenti finiscano per diventare dei numeri e che le persone che lavorano in reparti diversi non si conoscano neppure. Qui invece, anche se siamo in più di 800, tutti si sono messi a disposizione per aiutare la mia famiglia. Non me l’aspettavo e adesso mi sento piccolo di fronte alla loro grandissima generosità”, ha detto l’uomo.
“Ora il mio desiderio più grande è che Sara possa ricominciare a essere quella di prima e che io possa tornare al lavoro e riabbracciare tutti i colleghi”, ha concluso Beppe.
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