Continuano a salire i prezzi dei carburanti dopo che è stato completato il quadro di “recepimento del nuovo livello di accise, scattato dal primo gennaio”. Ciò è emerso dall’analisi di oggi, giovedì 5 gennaio, di Quotidiano Energia.
Dopo il diesel, adesso tocca alla benzina ‘servita’ oltrepassare i 2 euro al litro.
In particolare – in base all’elaborazione di ‘Quotidiano energia’ sui dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy – il prezzo medio nazionale della benzina in modalità self è 1,814 euro al litro; il prezzo medio del diesel self è a 1,875 euro al litro.
Per quanto riguarda la modalità con il servizio, per la benzina il prezzo medio è 1,955 euro al litro; la media del diesel servito è 2,016 euro al litro.
I prezzi praticati del GPL si posizionano tra 0,799 e 0,811 euro al litro. Il prezzo medio del metano auto si colloca tra 2,301 e 2,619 al kg.
Il ministro Fratin: “Benzina sopra i 2 euro? È speculazione”
“Il prezzo dei carburanti sopra i 2 euro? Oggi è solo speculazione”. Così il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, in un’intervista a La Stampa.
“Se i rialzi dovessero essere strutturali – ha aggiunto – il governo è pronto a intervenire di nuovo”. Quanto al gas, “se il trend di calo dei prezzi proseguirà, già a fine gennaio avremmo effetti positivi sulle bollette. “In fase di approvazione della Legge di Bilancio abbiamo fatto un esame delle priorità e in questo ragionamento abbiamo deciso di intervenire stanziando 21 miliardi di euro contro il caro bollette – sostiene Pichetto Fratin -. Con i livelli attuali di prezzo del gas e del petrolio, io credo che un eventuale sforamento dei 2 euro sarebbe solo speculazione. E comunque, se il prezzo dei carburanti dovesse tornare a crescere in modo stabile e significativo, il governo è pronto a intervenire”.
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