Benedetto XVI, morto all’età di 95 anni, è stato il primo Papa a dimettersi dal Medioevo dopo un pontificato caratterizzato dalle lotte intestine della Chiesa e dalle proteste per la pedofilia.
Il tedesco Joseph Ratzinger, noto per le sue opinioni conservatrici, si dimise nel febbraio 2013 dopo quasi otto anni come capo della Chiesa cattolica a causa del peggioramento della salute fisica e mentale.
Come Papa emerito, ha trascorso il resto della sua vita nello studio e nella preghiera, e suonando il suo amato Mozart al pianoforte in un ex convento all’interno del Vaticano.
Papa Benedetto XVI fu il primo Pontefice a dimettersi dal 1415 a oggi, decisione annunciata ai cardinali in latino: “La forza della mente e del corpo si è deteriorata in me al punto che ho dovuto riconoscere la mia incapacità di svolgere adeguatamente il ministero”. Un anno dopo, Ratzinger disse che quella scelta fu il risultato di un’esperienza mistica.
In un’intervista del marzo 2021, il Pontefice emerito, a proposito dei cattolici ‘fanatici’ che hanno espresso dubbi sul fatto che si fosse dimesso volontariamente, disse: “C’è un solo papa”.
Prima di succedere a Giovanni Paolo II, Ratzinger aveva servito come principale esecutore dottrinale della Chiesa, guadagnandosi il soprannome di Rottweiler di Dio e una reputazione come pensatore conservatore sulle questioni teologiche.
Inoltre, prima della sua elezione a Papa, Ratzinger guidava la congregazione dottrinale del Vaticano – un tempo nota come Sant’Uffizio dell’Inquisizione – conferendogli la responsabilità ultima di indagare sui casi di abusi sessuali.
È stato, poi, il primo Pontefice a scusarsi per gli scandali emersi in tutto il mondo, esprimendo “profondo rimorso” e incontrando di persona le vittime. Nel 2010 ammise che la Chiesa “non ha agito con sufficiente rapidità o fermezza per intraprendere le azioni necessarie” su una questione che ne aveva gravemente offuscato l’immagine.
Nel gennaio 2022, un rapporto commissionato dalle autorità ecclesiastiche di Monaco accusarono Ratzinger di non essere riuscito personalmente a fermare gli abusi sui minori da parte di quattro sacerdoti mentre era arcivescovo tra il 1977 e il 1982. In una lettera, Ratzinger ha scritto: “Posso solo esprimere a tutte le vittime di abusi sessuali la mia profonda vergogna, il mio profondo dolore e la mia accorata richiesta di perdono. Ho avuto grandi responsabilità nella Chiesa cattolica. Tanto più grande è il mio dolore per gli abusi e gli errori avvenuti in quei diversi luoghi durante il tempo del mio mandato”.
Benedetto concentrò gran parte della sua energia su questioni quali il ruolo della religione nel mondo moderno, il dialogo interreligioso e una critica al capitalismo non regolamentato che ha avuto una forte risonanza durante la crisi economica globale del 2008.
Suscitò scalpore durante un viaggio del 2009 in Terra Santa, dove chiese na soluzione a due Stati al conflitto israelo-palestinese.
Combattè per arginare il crescente secolarismo in Occidente e difese strenuamente l’insegnamento cattolico tradizionale sull’aborto, l’eutanasia e il matrimonio gay.
Fece innervosire il mondo musulmano con un discorso nel 2006 in cui sembrava sostenere l’opinione che l’Islam è intrinsecamente violento, scatenando varie proteste e attacchi contro i cristiani.
Infine, fu il primo Papa a sancire l’uso del preservativo in determinate circostanze per prevenire l’infezione da HIV.
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